Trump, DeepSeek, l’aeroporto di Heathrow e molto altro
;La rassegna stampa settimanale del Giusto Clima: le conseguenze energetiche di DeepSeek, i piani di allargamento dell’aeroporto londinese, le ottime notizie sull’elettricità europea
Per la rassegna stampa de Il Giusto Clima di questa settimana (ascoltala qui) non possiamo ignorare il tema degli innumerevoli provvedimenti presi da Trump al suo insediamento alla Casa Bianca, molti dei quali verranno con ogni probabilità bloccati dai giudici statali e federali.
Ma vogliamo sottolineare la totale incoerenza, soprattutto in ambito climatico ed energetico: da una parte si vorrebbe rilanciare la produzione interna, ma dall’altra si bloccano i fondi dell’Inflation Reduction Act, che servivano a realizzare nuovi impianti produttivi. Da una parte si dichiara l’emergenza energetica e dall’altra si bloccano tutti gli impianti eolici in mare e su terreni demaniali. Si promuove l’esportazione di GNL ma questo porterà probabilmente a un aumento dei prezzi del gas nel mercato interno, quando invece si promette di battere l’inflazione.
E in tutto questo si spingono le trivellazioni, ma l’industria oil and gas non sembra interessata ad aumentare l’attività estrattiva. A Houston la raffineria di LyondellBasell ha annunciato la chiusura e 400 licenziamenti. “La decisione di LyondellBasell di uscire dal settore della raffinazione arriva dopo due tentativi falliti di vendere l’impianto e segue la chiusura di altre cinque raffinerie statunitensi negli ultimi due anni”, si legge nell’articolo che riporta la notizia.
La notizia di DeepSeek ha a che fare anche con il settore energetico e climatico
La notizia della settimana è la presentazione di DeepSeek, il nuovo sistema di intelligenza artificiale sviluppato da un’azienda cinese, e soprattutto gli effetti che ne sono derivati.
Tralasciando le conseguenze sul settore tech e il dibattito che ne è scaturito, veniamo al tema energetico. Da un anno non passa giorno senza che qualcuno lanci un allarme per i crescenti consumi energetici di data center e sistemi di calcolo per l’intelligenza artificiale. Sulla base di questi allarmi c’è stato un rinnovato entusiasmo per le tecnologie nucleari, descritte come la miglior soluzione a questo problema, visto che producono elettricità in maniera costante a fronte di una costante necessità di elettricità dei data center.
Tutte le grandi aziende del settore, da Microsoft in giù, negli ultimi mesi hanno annunciato programmi di ripristino di impianti nucleari esistenti o di sviluppo di piccoli reattori. Poi è arrivato l’annuncio che DeepSeek consuma molto meno. Improvvisamente tutti questi discorsi, che già erano basati su ipotesi piuttosto difficili da dimostrare, diventano fragilissimi. Il giornalista Ferdinando Cotugno ha fatto notare che anche le azioni delle aziende attive nello sviluppo di impianti nucleari hanno avuto pessime prestazioni.
Gennaio inquinato, il caldo e gli aeroporti
Gennaio è spesso un mese pessimo per la qualità dell’aria urbana: a Bangkok questa settimana mezzi pubblici gratis per tutti e a Sarajevo le autorità hanno chiesto alla popolazione di stare in casa.
Nel frattempo un nuovo studio dice che entro fine secolo nelle città europee potremmo arrivare complessivamente a oltre due milioni di morti premature per le temperature estive.
A Londra si discute per l’allargamento dell’aeroporto di Heathrow: è stato calcolato che per assorbire l’aumento delle emissioni sarebbe necessario realizzare una foresta grande due volte la contea della Grande Londra, equivalente a 18 volte l’area del Comune di Milano.
In UE nel 2024 il solare ha prodotto più elettricità del carbone
Il think tank Ember ha comunicato che nel 2024 il solare ha prodotto più elettricità del carbone. L’eolico ha prodotto più elettricità del gas e le rinnovabili nel complesso hanno superato il 42% dell’elettricità prodotta nell’Unione Europea. Su cinque lampadine accese nel vostro albero di Natale, due erano alimentate da rinnovabili.