Presentato al Campidoglio il Regolamento per promuovere CERS a Roma
;Il Regolamento introduce due procedure semplificate per mettere a disposizione di Enti del Terzo Settore tetti e impianti che alimentino comunità energetiche rinnovabili solidali (CERS)
Il 10 febbraio l’amministrazione di Roma Capitale ha presentato al Campidoglio il nuovo Regolamento “per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici di Roma Capitale a favore di comunità energetiche rinnovabili solidali” (CERS). Al documento, il primo in Italia di questo tipo, ha lavorato l’Ufficio Clima di Roma Capitale, diretto da Edoardo Zanchini, con il supporto del Coordinamento CERS Roma e Lazio, comitato di cittadini e associazioni nato proprio per dare un’impronta sociale ai progetti di comunità energetiche del territorio.
Approvato a inizio gennaio con la delibera n.174/2024 dell’Assemblea Capitolina, il Regolamento ha introdotto due procedure semplificate con le quali il Comune può mettere a disposizione tetti e impianti fotovoltaici a Enti del Terzo Settore per alimentare CERS.
Attraverso la prima procedura semplificata l’amministrazione romana mette a disposizione i propri tetti a Enti del Terzo Settore che vogliano installarci impianti fotovoltaici. Gli ETS possono formalizzare una richiesta attraverso la procedura della co-progettazione – prevista dal Codice del Terzo Settore – e si devono impegnare, con l’impianto che verrà installato, a costituire CER che utilizzino i ricavi degli incentivi per progetti sociali e ambientali.
La seconda procedura semplificata segue lo stesso principio e mette a disposizione impianti fotovoltaici realizzati dall’amministrazione su tetti pubblici, impianti che Roma Capitale ha in programma di realizzare anche grazie ai fondi del PNRR. Anche in questo caso, i fotovoltaici saranno affidati a ETS iscritte al Registro Unico nazionale (RUNTS) che vogliano costituire CERS.
Il Regolamento prevede che la procedura sia affidata ai Municipi, con il supporto del Dipartimento Sociale e dell’Ufficio Clima di Roma Capitale, in modo da individuare progetti che portino avanti obiettivi di interesse pubblico, ad esempio di lotta alla povertà energetica e tutela ambientale.
“Se oggi sono circa 1,9 i MW installati sui tetti di scuole e uffici di Roma Capitale, con i progetti finanziati con le risorse del PNRR, del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo, ndr), da altri finanziamenti si potrà arrivare entro il 2026 a installare circa 8 MW di nuovi impianti solari”, si legge sul sito di Roma Capitale, che parla di circa 1.200 edifici pubblici potenzialmente utilizzabili per installare impianti su tetto su palestre, scuole, uffici, biblioteche, musei e edifici di edilizia sociale.
Sono diversi i progetti di CERS che non dispongono di tetti e per i quali il neonato Regolamento costituisce quindi un’importante opportunità. Tra queste c’è la CERS del Rione Esquilino, per la quale ènostra sta elaborando uno studio di fattibilità grazie al supporto di Fondazione Finanza Etica.
Nato nel primo Municipio di Roma, nel quartiere multietnico dell’Esquilino, questo progetto si è sviluppato intorno al Polo Civico Esquilino Poléis, un ecosistema collaborativo di oltre quaranta realtà che operano per contrastare l’emarginazione sociale. Con il nuovo Regolamento, l’Amministrazione di Roma Capitale metterà a disposizione il tetto dell’Assessorato alle politiche sociali per installare un fotovoltaico da 50 kWp autofinanziato dalla CERS. Gli incentivi generati dall’energia condivisa verranno utilizzati per sostenere le attività portate avanti dalle associazioni del Polo Civico Esquilino Poléis, a beneficio del quartiere.