Nel piccolo comune della Lomellina, un impianto fotovoltaico già allacciato e il forte interesse dimostrato dalla cittadinanza sono le premesse fondamentali di una CER che potrà fornire elettricità a 25 famiglie, portando ad un interessante risparmio in bolletta.
Una nuova comunità energetica rinnovabile (CER) coordinata da ènostra sta per nascere a Torre Beretti e Castellaro, piccolo comune in provincia di Pavia. A facilitare il processo, l’impianto fotovoltaico di 19,38 kWp già realizzato e allacciato dal Comune sul tetto di un centro sportivo. L’amministrazione comunale ha affidato a ènostra il compito di coordinare la nascita e lo sviluppo della CER e il 7 settembre è stato realizzato un incontro pubblico per introdurre il tema ai cittadini e sondare l’interesse nel prendere parte alla nascente comunità. L’evento ha riscosso successo e già l’indomani allo sportello informativo sono state consegnate da cittadini e cittadine le prime manifestazioni di interesse, che potranno essere inoltrate al Comune entro il 21 settembre.
“Siamo stati piacevolmente sorpresi come amministratori comunali dell’enorme interesse che la cittadinanza ha mostrato verso questa iniziativa” ha dichiarato il sindaco Marco Broveglio, “La CER è uno strumento innovativo per il contrasto alla povertà energetica e per la diffusione di buone pratiche ambientali, quindi il rischio poteva essere che le persone non capissero bene la proposta, invece, grazie soprattutto all’intervento di ènostra, la curiosità si sta trasformando in interesse fattivo”.
Dallo studio di fattibilità di ènostra si è stimato che l’impianto fotovoltaico potrà fornire elettricità a 16 famiglie e 2 attività commerciali o, in alternativa, a 25 famiglie. Il Comune ha optato per la seconda opzione, perché intende coinvolgere le imprese accedendo ad ulteriori finanziamenti regionali che consentiranno l’installazione di un impianto fotovoltaico nel distretto del commercio.
La nascente CER di Torre Beretti e Castellaro soddisferà dunque il fabbisogno di circa 25 famiglie, portando ad un risparmio in bolletta stimato intorno al 25%. Con le regole attualmente in vigore, i membri pagheranno regolarmente le bollette, ciascuno al proprio fornitore, e successivamente la comunità energetica ridistribuirà loro i benefici riconosciuti dal GSE, provenienti dalla vendita dell’energia immessa in rete, dall’incentivo per l’energia autoconsumata e dalla mancata applicazione degli oneri di trasporto su tale energia. Nell’insieme, il valore al netto dei costi operativi dell’impianto e della CER stessa, si aggira appunto intorno al 25% del costo della bolletta ivato.
“È importante essere trasparenti e chiari nelle informazioni che si trasmettono ai cittadini”, ci tiene a sottolineare Chiara Brogi, referente del team delle comunità energetiche di ènostra, “solo così è possibile costruire insieme una relazione di fiducia e un progetto collettivo destinato a crescere e soprattutto a durare nel tempo”.
Fino al 21 settembre alle ore 12 ènostra raccoglierà le manifestazioni di interesse di potenziali membri per conto dell’Amministrazione. Successivamente, elaborerà una stima più precisa del beneficio economico di cui potranno godere i membri della comunità energetica che, ricordiamo, è un soggetto giuridico senza fini di lucro che si propone di perseguire obiettivi sociali, oltre che di tutela ambientale e risparmio energetico.
Progetti per il futuro: una CER destinata a crescere
Il Comune di Torre Beretti e Castellaro non si è fermato qui: è già nella fase di affidamento per la realizzazione di un altro impianto sul tetto delle ex-scuole nelle vicinanze del palazzo comunale. Molto probabilmente questo impianto verrà allacciato quando sarà vigente la normativa definitiva che amplia i confini della CER alla cabina primaria. Questo, così come l’impianto progettato per la zona industriale, permetterà di coinvolgere tutti i cittadini del Comune senza doversi limitare alla cabina secondaria.
“L’interesse espresso dalla cittadinanza è stato ampio e incoraggiante”, racconta l’ingegnera Lucia Macario, dell’équipe di ènostra che si occupa di CER, “per il momento siamo costretti ad applicare la normativa di transizione che prevede il limite della cabina secondaria, e molti cittadini non potranno quindi prendere parte alla configurazione. Ma la prospettiva della realizzazione di un secondo impianto a breve e successivamente anche di un terzo impianto permetterà a tutti i cittadini interessati di essere coinvolti grazie all’allargamento alla cabina primaria dato dal DLgs 199/2021”.
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