Il progetto pilota promosso da ènostra e Sinergia tra i nove progetti scelti da RSE per studi di approfondimento ed analisi.
Il progetto pilota di autoconsumo collettivo promosso da ènostra e Sinergia, in collaborazione con Encore, presso il social housing Qui Abito di Padova è stato selezionato tra i progetti che saranno oggetto di studio da parte di RSE (Ricerca Sistemi Elettrici, società controllata da GSE).
Il progetto ha come obiettivo quello di compiere un’analisi costi-benefici dal punto di vista energetico, economico, ambientale e sociale; individuare eventuali barriere (regolatorie, tecniche, normative, amministrative, ambientali, sociali ecc.) che potrebbero limitarne lo sviluppo. Al fine di contribuire al processo di recepimento delle Direttive Rinnovabili e Mercato elettrico, lo scorso novembre RSE aveva pubblicato un avviso con l’obiettivo di selezionare 8 progetti pilota di autoconsumo collettivo condominiale sul territorio nazionale. Delle 24 proposte progettuali ne sono state selezionate 9, tra cui il progetto di ènostra.
Contesto e partner
Il Social Housing QUI ABITO, nel Quartiere sud di Padova, è stato realizzato dal Fondo Veneto Casa ed è gestito dalla Cooperativa Città So.la.re, con l’obiettivo di dare risposta al disagio abitativo di coloro che faticano ad accedere al libero mercato immobiliare.
Si tratta di un complesso di 4 edifici per un totale di 92 unità abitative (tra cui 8 alloggi assegnati dai servizi sociali), un poliambulatorio medico, un centro diurno per anziani, uno spazio riservato alle associazioni e una sala comune. Gli alloggi fanno parte di un contesto abitativo che facilita la relazione di vicinato attraverso azioni integrate di gestione immobiliare, accompagnamento sociale all’abitare e animazione di comunità. Tra i servizi integrativi all’abitare vi sono uno spazio comune gestito dal gestore sociale e dagli inquilini, un’ampia area verde, servizi convenzionati offerti dal bar-ristorante, una palestra e un coworking.
Caratteristiche energetiche
Gli appartamenti sono caratterizzati da elevati standard di efficienza energetica e sono totalmente elettrificati (nessun utilizzo di gas) sia a livello di singoli appartamenti (dotati di piani cottura a induzione) sia a livello condominiale (presente sistema centralizzato con pompa di calore per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria). In copertura di ciascun edificio sono stati installati impianti fotovoltaici a servizio degli usi condominiali. Le potenze sono di circa 10-12 kWp per edificio. La potenza totale fotovoltaica installata attualmente è di circa 45 kW. La producibilità complessiva è stimata in circa 47.250 kWh/anno.
La proposta progettuale
Nell’ambito della sperimentazione saranno raccolti e analizzati i dati di consumo elettrico e domanda termica delle utenze, saranno modellizzati i prelievi e le immissioni di energia in rete, sarà effettuata una ripartizione dell’autoconsumo tra i diversi soggetti partecipanti con analisi dei costi benefici per i diversi profili.
Si prevede inoltre la simulazione dell’impatto, oltre che dell’impianto FV condominiale attuale, di un possibile incremento della potenza installata al fine di valutarne l’ottimizzazione sia sulla quota di autoconsumo sugli usi comuni (autoconsumo reale), sia su quelli dei consumi individuali (autoconsumo virtuale). A tal proposito, si prevede di sviluppare il progetto anche valutando la possibilità di ampliare la gestione a tutti i consumi energetici della comunità, a partire da quelli per consumi di riscaldamento e raffrescamento fino anche, in futuro, la gestione della mobilità.
Grazie anche all’ottimizzazione dell’impianto di climatizzazione centralizzato, all’implementazione di sistemi individuali di raffrescamento e con l’introduzione all’interno della comunità di forme di stoccaggio termico ed elettrochimico e colonnine di ricarica elettrica si potrà infatti consentire la massimizzazione delle potenzialità di autoconsumo sull’intera giornata e nei diversi mesi dell’anno.
“Tra gli impatti attesi dell’esperienza pilota di autoconsumo collettivo, che ci stanno più a cuore”, sottolinea Sara Capuzzo, presidente di ènostra e coordinatrice del progetto, “sono quelli di carattere ambientale e, ancor più, sociale: una maggiore consapevolezza e un uso più razionale dell’energia da parte dei condomini; la riduzione della spesa energetica, con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili; l’attivazione di iniziative collettive in tema di energia e di beni comuni che favoriscano l’interazione tra condomini e l’inclusione; la realizzazione di modelli equi e replicabili di produzione diffusa e autoconsumo che riconoscano ai cittadini il ruolo di protagonisti; l’evoluzione di rapporti reciprocamente vantaggiosi tra gli stakeholder coinvolti (gestore sociale, proprietario immobili, locatari, ecc.)”.
“Noi come gestore sociale – aggiunge Maurizio Trabuio, presidente della Fondazione La Casa – abbiamo sempre creduto che la condivisione e le relazioni fossero l’energia che rende viva la comunità degli abitanti. Con questo progetto, potremo finalmente imparare a misurare e quantificare anche in termini di valore ambientale e di risparmio energetico, quanto valgono le relazioni e la condivisione. Non solo potremo dire che insieme è meglio, ma anche che conviene!”
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