I nuovi dati Irena mostrano che nel 2021 il costo dei nuovi progetti di rinnovabili ha proseguito la sua discesa, nonostante la crescita dei prezzi delle materie prime. Grazie all’elettricità da rinnovabili solo nei primi mesi del 2022 l’Europa ha potuto evitare l’importazione di circa 50 miliardi di dollari di gas fossile.
Lo scorso anno i costi delle rinnovabili hanno proseguito la loro discesa, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime. Lo attesta il report Renewable Power Generation Costs in 2021, pubblicato recentemente da Irena, l’agenzia internazionale dell’energia rinnovabile, che analizza i dati di circa 21 mila progetti di energia rinnovabile in tutto il mondo. Il costo dei nuovi progetti di fotovoltaico nel 2021 è sceso del 13% rispetto all’anno precedente, da 0,055 dollari USA per kWh a 0,048. Nel 2021 l’eolico onshore ha registrato notevoli miglioramenti nelle prestazioni, che hanno aumentato i fattori di capacità rendendolo più competitivo, con un costo del 15% minore rispetto al 2020. I grandi numeri dei nuovi impianti di eolico onshore del 2021 si sono concentrati ancora una volta in Cina dove, a dispetto della tendenza opposta negli altri Paesi, sono calati anche i prezzi delle turbine. L’espansione del mercato dell’eolico offshore nel 2021 è stata senza precedenti, accompagnata da una riduzione del costo dell’elettricità dei nuovi progetti del 13%. Con 21 GW in più in un solo anno, anche per l’eolico offshore è stata la Cina a trainare la nuova capacità installata. L’unica tendenza negativa riscontrata riguarda gli impianti di energia solare a concentrazione, che hanno visto una diffusione limitata nell’ultimo anno e hanno registrato un aumento dei prezzi dell’elettricità del 7% dal 2020 al 2021.
Competitività rispetto alle fonti fossili
Negli ultimi 10 anni i nuovi progetti di energia rinnovabile sono diventati molto più competitivi delle alternative di nucleare e fonti fossili. Tra il 2010 e il 2021, il costo medio dei nuovi impianti di fotovoltaico è sceso dell’88%, quello dell’eolico onshore e del solare a concentrazione del 68%, e quello dell’eolico offshore del 60%. Rispetto all’opzione più economica di nuovi progetti di combustibili fossili, il costo medio di nuovi progetti di fotovoltaico e idroelettrico nel 2021 è dell’11% minore. Sull’eolico onshore la differenza è ancora più grande: i nuovi progetti rinnovabili sono il 39% più competitivi.
Nonostante ci si possa aspettare un ulteriore aumento dei prezzi delle materie prime nei restanti mesi del 2022, secondo i nuovi dati Irena il costo dei nuovi progetti in energia rinnovabile non subirà impennate, crescendo di un modesto 2-4% per il fotovoltaico e del 4-9% per l’eolico onshore. In ogni caso, l’eventuale aumento dei costi delle rinnovabili non sarà comunque paragonabile a quello delle fonti fossili, il cui prezzo è destinato a rimanere alto tutto l’anno se non a subire ulteriori balzi a causa della situazione geopolitica attuale. Per Irena, il beneficio economico derivante dalle rinnovabili nel 2022 sarà senza precedenti. In particolare, in Europa il costo medio per kWh dei combustibili fossili nei restanti mesi del 2022 salirà fino ad essere pari a 4-6 volte quello della nuova capacità di eolico onshore e di fotovoltaico. In termini economici, a livello globale, la nuova capacità di rinnovabili installata nel 2021 potrebbe determinare un risparmio di 55 miliardi di dollari USA solo quest’anno, vista la crisi dei prezzi delle fonti fossili. In Europa, inoltre, tra gennaio e maggio 2022, la generazione di elettricità da fotovoltaico e eolico da soli ha permesso di evitare l’importazione di fonti fossili – in particolare di gas – per 50 miliardi di dollari USA. Senza l’apporto delle rinnovabili oggi saremmo in una situazione molto peggiore di quella che stiamo vivendo.
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