Secondo una relazione della Corte dei conti europea, le politiche di sostegno pensate per le rinnovabili non si coniugano perfettamente con le politiche di sviluppo rurale.
L’analisi condotta dalla Corte dei conti ha esaminato il legame tra energie rinnovabili e sviluppo rurale, nel quadro delle politiche dell’Unione europea, valutando, in particolare, se i fondi destinati allo sviluppo rurale siano stati strutturati in modo da facilitare sia la diffusione delle energie rinnovabili che lo sviluppo rurale stesso.
A tale scopo, sono state condotte analisi su cinque Stati membri – Bulgaria, Francia, Italia, Lituania e Austria – con l’intento di valutare l’impatto dei finanziamenti Ue, in particolare quelli elargiti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
La conclusione a cui è giunta la Corte non è tra le migliori: sebbene ci siano potenziali sinergie tra le politiche di sostegno alle energie rinnovabili e il FEASR, queste sinergie non vengono di fatto messe in atto.
“I finanziamenti disponibili per lo sviluppo rurale – afferma la Corte dei Conti – possono svolgere un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi UE in materia di energie rinnovabili. Tuttavia, la Commissione non ha fornito chiarimenti o orientamenti sufficienti a tale riguardo”. Di conseguenza, la maggior parte degli Stati membri, oggetto dell’analisi svolta, non ha dato priorità a quei progetti di diffusione delle energie rinnovabili che potrebbero contribuire allo sviluppo rurale sostenibile.
Il campione di progetti esaminati ha mostrato come le debolezze nelle procedure di selezione dei cinque Stati membri abbiano portato a finanziare progetti che hanno avuto sì un vantaggio economico per chi li ha realizzati, ma hanno avuto un impatto limitato sulle aree rurali.
Una buona pratica tutta italiana
Fa eccezione, un progetto realizzato in Italia e definito nella relazione come un esempio di buona pratica.
Lo ha realizzato un’azienda vitivinicola toscana e riguarda la costruzione di una nuova cantina. Per ridurre il consumo di energia e produrre energia rinnovabile per la nuova cantina, sono state utilizzate diverse tecnologie: un impianto geotermico per il raffreddamento, un impianto fotovoltaico, una centrale termica a biomassa e diversi interventi di risparmio energetico, tra cui un sistema di cattura della luce solare e una torre evaporativa.
Nel 2015, l‘azienda ha autoprodotto il 68% dell’energia utilizzata, riducendo considerevolmente la sua impronta di carbonio per bottiglia di vino prodotta. Oltre a migliorare le sue prestazioni ambientali, l’azienda ha anche aumentato il suo fatturato, che gli ha consentito di accrescere il numero di dipendenti: dagli 8 del gennaio 2011 ai 20 del dicembre 2016. Un ottimo esempio di sinergia tra sviluppo rurale e impiego di fonti rinnovabili.
Le raccomandazioni della Corte dei conti
Sulla base delle analisi condotte, la Corte dei conti europea ha formulato le seguenti raccomandazioni, anche in vista dell’imminente adozione delle nuove direttive sull’energie rinnovabili e sull’efficienza energetica:
• nel progettare la loro futura politica in materia di energie rinnovabili, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero tenere conto delle circostanze e delle esigenze delle zone rurali, in particolare all’atto dell’istituzione di piani energetici e climatici nazionali integrati;
• la Commissione, insieme a Parlamento e Consiglio UE, dovrebbe definire il futuro quadro politico per la bioenergia in un modo che preveda migliori garanzie contro l’approvvigionamento insostenibile di biomassa ad uso energetico;
• per quanto riguarda il sostegno del FEASR alle energie rinnovabili, la Commissione dovrebbe chiedere agli Stati membri di fornire informazioni pertinenti sui risultati dei programmi relativi a progetti di energia rinnovabile nelle relazioni annuali di attuazione rafforzate del 2019;
• la Commissione dovrebbe rafforzare, con l’ausilio degli Stati membri, la necessità di applicare le procedure di selezione pertinenti, al fine di dare sostegno solo a progetti di utilizzo di energia rinnovabile con un chiaro vantaggio per lo sviluppo rurale sostenibile.
Raccomandazioni del tutto condivisibili: anche énostra crede che lo sviluppo delle energie rinnovabili debba andare di pari passo con lo sviluppo del territorio.
Renewable energy for sustainable rural development: significant potential synergies, but mostly unrealised – la relazione della Corte dei Conti Ue
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