A Santeramo in Colle, vicino a Bari, il 6 giugno scorso è nata una comunità energetica coordinata da ènostra. Ventisei i soci fondatori: 20 nuclei familiari, 5 esercizi commerciali e il Comune condivideranno l’energia rinnovabile proveniente dal fotovoltaico da 42 kW sul tetto della scuola Gianni Rodari
Ad una quarantina di chilometri da Bari sorge la città di Santeramo in Colle, con i suoi 25 mila abitanti. È qui che, a valle di un percorso iniziato la scorsa estate, il 6 giugno è stata costituita la prima comunità energetica rinnovabile (CER) coordinata da ènostra in una città così popolosa. L’assemblea costitutiva ha previsto un primo momento di confronto con i potenziali aderenti sui documenti, sullo statuto e sul regolamento di ripartizione dei benefici. Poi è avvenuta la firma dei membri per la costituzione della CER, sottoforma di ente del terzo settore. Sono 26 i soci fondatori che hanno firmato per far parte della comunità energetica: 20 nuclei familiari, 5 esercizi commerciali (un hotel, una cartolibreria, una pescheria, un panificio, una macelleria) e il Comune di Santeramo in Colle. Diversi altri cittadini e cittadine hanno mostrato interesse nel progetto e potrebbero in futuro unirsi.
“Da socio attivo ho sostenuto e accompagnato la CER fino alla sua costituzione, perché sento di dare il mio contributo alla transizione energetica”, racconta Vincenzo Sansonetti, socio attivo di ènostra e referente locale della CER, “Inoltre, ritengo che la collaborazione tra pubblica amministrazione, enti non commerciali e cittadinanza attiva possa svolgere un ruolo importante per la coesione sociale dei territori”. La storia della comunità energetica di Santeramo è infatti il frutto di una sinergia fertile e dinamica tra Vincenzo Sansonetti e l’amministrazione della città: nel luglio 2021, Vincenzo, divenuto poi referente locale del progetto, ha messo in contatto la cooperativa con l’assessore all’ambiente e vicesindaca di Santeramo Maria Anna Labarile. Il Comune aveva infatti a disposizione dei finanziamenti a fondo perduto che aveva deciso di utilizzare per installare un impianto fotovoltaico da 42 kW sul tetto della scuola Gianni Rodari in via Anna Frank, condizione ottimale per poter creare una comunità energetica.
Obiettivo: determinare con la CER un risparmio economico per i membri e combattere la povertà energetica. L’amministrazione del Comune ha incaricato ènostra di coordinare la nascita della comunità energetica. Ènostra si è quindi occupata di condurre lo studio di fattibilità e di informare e sensibilizzare la popolazione sui benefici derivanti dall’adesione alla comunità attivando degli sportelli informativi in loco per spiegare ai residenti l’iniziativa. Ha poi individuato i nuclei familiari delle case popolari vicino alla scuola come potenziali membri della CER nell’ottica della lotta alla povertà energetica. Con i suoi 42 kW di potenza, l’impianto può permettere l’adesione di circa 40 famiglie alla comunità energetica e, per promuovere l’obiettivo sociale scelto, la precedenza di adesione alla CER è stata data a quelle residenti nelle case popolari.
“Siamo orgogliosi di aver supportato la nascita di un’altra iniziativa dal basso come quella della comunità energetica rinnovabile di Santeramo. È sicuramente un ottimo segnale vedere cittadini e attività commerciali entusiasti di questa opportunità e consapevoli che il percorso intrapreso fin qui è solo l’inizio di un più lungo impegno per la transizione energetica”, ha affermato Chiara Brogi, referente del team sulle Comunità Energetiche Rinnovabili di ènostra. “Sono molto contenta di questo risultato, frutto dell’impegno e determinazione nel portare avanti un obiettivo ambizioso per Santeramo: essere uno dei primi comuni in Italia a costituire una comunità energetica pubblico-privata“, commenta Maria Anna Labarile, “Ai cittadini che hanno aderito, vorrei esprimere il mio ringraziamento e alla comunità energetica lunga e prospera vita”.
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