A San Giuseppe Vesuviano nasce una CER per supportare la scuola di italiano per stranieri, il progetto “Nadino” di doposcuola e per ridurre le spese energetiche delle famiglie vulnerabili
A San Giuseppe Vesuviano è nata la CER dell’accoglienza e dell’inclusione sociale. Costituita lo scorso 14 novembre, si chiama CERtamente Insieme (qui la pagina Facebook), è alimentata da un impianto da 52 kWp installato sul tetto del Centro Giovanile Giuseppini del Murialdo, con un sistema di accumulo da 29 kWh, e ad oggi conta 27 famiglie e una PMI.
Nel Centro Giovanile opera un appassionato e impegnato gruppo di volontari che animano la scuola di italiano per stranieri e il progetto “Nadino” (il fondatore dei Padri Giuseppini), un doposcuola per ragazzi e ragazze a sostegno delle famiglie vulnerabili, attivo da circa 30 anni.
CERtamente Insieme nasce col chiaro obiettivo di conferire i ricavi degli incentivi a sostegno di questi progetti, riservando una parte delle risorse economiche alla riduzione della spesa energetica di una decina di famiglie in difficoltà.
La Fondazione con il Sud, che ha indetto un bando per la promozione di CER nel Sud Italia, ha selezionato questo progetto tra i beneficiari per via del forte impatto sociale, finanziando così insieme al Banco dell’Energia la realizzazione dell’impianto (già installato) e affidando a ènostra la consulenza legale, tecnica e sociale lungo tutto il percorso.
“Il progetto è nato su un terreno già fertile perché nel Centro Giovanile la solidarietà è da sempre un pilastro”, racconta Luigia Meo, presidente di CERtamente Insieme, nonché presidente dell’associazione Cittadini per l’Ambiente APS, ed ex presidente per 12 anni del gruppo locale di Azione Cattolica. “Oltre alla scuola di italiano e al progetto Nadino, stiamo lavorando alla fondazione di un emporio solidale per il sostegno alimentare e l’accompagnamento in percorsi di autonomia per persone e famiglie in difficoltà”.
San Giuseppe Vesuviano è una cittadina del napoletano di 30 mila abitanti la cui economia è dominata dal settore tessile, con un incremento negli ultimi anni della presenza di lavoratori stranieri. “La scuola di italiano è nata proprio perché sapevamo che c’erano diverse famiglie in difficoltà, con adulti stranieri che spesso faticano a seguire i figli già inseriti nelle scuole del territorio”, spiega Luigia Meo, “Abbiamo fatto rete, anche qui grazie all’appoggio dei Padri Giuseppini, e mi ricordo che solamente nei primi due giorni di apertura delle iscrizioni abbiamo ricevuto 180 richieste”.
Una comunità, quella che gravita attorno al Centro Giovanile, che ha voluto rimboccarsi le maniche per costruire unione, partecipazione e occasioni di incontro in un contesto sociale potenzialmente a rischio di conflitto e vulnerabilità.
La comunità CERtamente Insieme si riunirà nelle prossime settimane per firmare il regolamento, che metterà per iscritto la volontà di destinare gli incentivi dell’energia condivisa a sostegno dei progetti di accoglienza già menzionati e di alcune famiglie in condizioni di povertà energetica.
Dai 27 membri attuali, la CER vorrebbe arrivare ad almeno 50 famiglie aderenti, per aumentare gli impatti sociali e la possibilità di condividere energia. ènostra, che ha seguito il percorso di sviluppo della CER fin dallo studio di fattibilità, attualmente sta lavorando per far conoscere sul territorio il progetto e promuovere l’allargamento della comunità.
“Non potrebbe esserci caso più esemplare della CER di San Giuseppe Vesuviano per mostrare i benefici sociali che questo strumento può generare in territori che affrontano situazioni sfidanti ma sono pronti a coglierne le potenzialità”, commenta Enrico De Sanso, referente CER e coinvolgimento sociale di ènostra, “Siamo felici quindi di contribuire allo sviluppo di un progetto così virtuoso e di proseguire la collaborazione fornendo al gruppo interno alla CER gli strumenti per poter far fiorire ed evolvere il progetto in autonomia”.
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