Uno studio sociologico mostra che socie e soci di ènostra sono spinti soprattutto da valori sociali quali inclusione e mutualità, e che la cooperativa ha una forte capacità di empowerment, anche femminile
ènostra spinge le persone che diventano socie della cooperativa a interessarsi maggiormente alla democrazia energetica e alla giustizia energetica. È quanto emerge da un recente studio condotto dalla sociologa Aurore Dudka, pubblicato su diverse riviste scientifiche tra cui il German Journal of Comparative Politics e l’Energy Research and Social Science.
Con i dati raccolti nel 2021 somministrando un questionario a oltre 5.600 persone e approfondendo con 31 interviste semi-strutturate, la ricercatrice ha condotto uno studio comparativo su socie e soci di ènostra e Ecopower, cooperativa energetica belga. La ricerca partiva da una serie di interrogativi: quali sono le motivazioni che spingono ad aderire al progetto? Quanto sono importanti valori sociali quali l’inclusione e la lotta alle disuguaglianze? Le cooperative energetiche sono in grado di attivare i propri membri?
Socie e soci di ènostra sono spinti da valori sociali
“ènostra ha tariffe in linea con il mercato e la sua base sociale ormai non è più costituita esclusivamente da una nicchia di ambientalisti”, afferma Aurore Dudka, autrice del paper. “Nonostante questo, la ricerca evidenzia che la base sociale della cooperativa non è spinta da ragioni di convenienza economica”. Ben tre quarti del campione di ènostra intervistato infatti sono mossi dai valori sociali dell’impresa, quali mutualità, inclusione e solidarietà. Per Ecopower questa quota è di circa un terzo degli intervistati. Nella storica cooperativa belga le motivazioni ambientali – in particolare la volontà di consumare energia rinnovabile e locale – rimangono quelle prevalenti.
Questa differenza tra le due cooperative emerge anche in un altro dato: il 72% di socie e soci di ènostra concorda con l’idea che la cooperativa debba combattere la povertà energetica, mentre in Ecopower solo il 38%.
La maggiore importanza della dimensione sociale per socie e soci di ènostra rispetto a quelli di Ecopower sarebbe da ricondurre – almeno in parte – a differenze culturali e di contesto socio-politico: “in Italia il welfare statale è molto meno sviluppato, quindi il terzo settore è più attivo e l’attività delle cooperative in ambito sociale riveste maggiore importanza” spiega Dudka, “invece, nel contesto belga, istanze quali la lotta alla povertà energetica sono concepite come di pertinenza dello Stato e non certo di cooperative energetiche”.
La partecipazione paritaria è una caratteristica fondamentale per la base sociale di ènostra, soprattutto il principio cooperativo di “una testa, un voto”: se in Ecopower i membri d’accordo con l’idea che chi investe di più dovrebbe avere maggiore potere decisionale nelle scelte dell’impresa sono circa il 18%, in ènostra la percentuale è dello 0%.
ènostra e Ecopower hanno forte capacità di empowerment
Ancora più interessante, la ricerca rileva che le persone che inizialmente entrano a far parte delle due cooperative per motivi di risparmio economico diventano in seguito maggiormente interessate e sensibilizzate agli aspetti ambientali e sociali. ènostra ed Ecopower avrebbero entrambe una forte capacità educativa e di empowerment, grazie ai loro canali comunicativi, mostrando buone pratiche, il loro operato quotidiano e facendo divulgazione. Dudka parla di un “potente processo di socializzazione” ai temi ambientali ed energetici che le due cooperative riuscirebbero a innescare.
Ma il loro impatto sociale va al di là di questo, essendo in grado di alimentare reti sociali e comunitarie al di fuori delle cooperative stesse: dalla ricerca emerge infatti che è molto probabile che gli individui che fanno parte di ènostra e di Ecopower siano anche impegnati in altri gruppi sociali. Nello specifico, si legge nel paper, “il 61% dei membri di Ecopower interpellati e il 71% di quelli di ènostra hanno aderito a nuove associazioni dopo essere entrati a far parte della cooperativa”.
ènostra: un’eccezione nel panorama energetico grazie alla presenza di donne
L’ultima parte della ricerca evidenzia che ènostra rappresenta un’eccezione nel panorama energetico grazie alla significativa presenza di donne sia tra i membri che nel consiglio di amministrazione. “Lo studio ha anche rilevato l’impatto positivo della cooperativa nell’empowerment femminile nel settore energetico grazie al superamento degli stereotipi di genere”, spiega Dudka.
Che le cooperative energetiche siano in grado di stimolare un cambiamento dei comportamenti nei loro membri era stato dimostrato anche da uno studio del 2018, che aveva rilevato una riduzione in media del 20% dei consumi energetici dei membri in seguito alla loro adesione, grazie a una maggiore sensibilizzazione al tema.
La ricerca di Dudka mostra però che gli impatti sociali delle cooperative energetiche non si limitano affatto al ristretto perimetro del consumo di elettricità, ma riguardano anche sensibilizzazione ambientale, parità di genere, capacità di empowerment, lotta alle disuguaglianze.
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