Legacoop Romagna ha lanciato il progetto ‘Cooperative in transizione’, percorso per la fattibilità di Comunità energetiche rinnovabili e di configurazioni di autoconsumo collettivo e individuale”.
L’obiettivo è accompagnare le associate aderenti a promuovere nuove comunità energetiche in forma cooperativa per la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili e il conseguente autoconsumo e la condivisione dell’energia prodotta. Lo scopo del progetto è quello di risparmiare sui costi energetici, ma anche di promuovere l’incremento di impianti da fonti pulite, siano essi solari, eolici o a biogas. Il progetto durerà per tutto il 2022 ed è realizzato in collaborazione con la Cooperativa energetica ènostra di Milano.
Il primo passaggio è stato l’incontro di presentazione tenutosi giovedì 17 Marzo a Ravenna, seguito dalla raccolta delle manifestazioni di interesse a partecipare al percorso da parte delle associate. Dalle cooperative di braccianti a quelle sociali (A e B), dalle agricole alle edili, da quelle della filiera del vino a quelle che operano nella raccolta dei rifiuti, sono 26 le associate (per un fatturato complessivo di oltre 800 milioni di euro) che hanno scelto di cogliere l’opportunità di ridurre la spesa energetica partecipando attivamente alla transizione.
È partita ora la fase di raccolta dati di consumo, stato dell’efficienza energetica, esigenza di potenza installabile, disponibilità di superfici dove realizzare un impianto, ecc. Con queste informazioni l’associazione produrrà per singole o gruppi di cooperative interessate un’analisi di fattibilità di comunità energetica o di altro modello per la produzione e l’autoconsumo. «Il nostro obiettivo – spiega Emiliano Galanti, responsabile del progetto per Legacoop Romagna – è di accompagnare le cooperative che intendono sfruttare le opportunità offerte da una comunità energetica, mettendo loro a disposizione uno studio di fattibilità che permette di comprendere i costi e i benefici di un’operazione di questo tipo. In questo modo le stimoliamo a lavorare su efficienza e sull’autoproduzione energetica. Il modello cooperativo, vorrei aggiungere, è il migliore per potere gestire i rapporti interni a una comunità energetica».
Il beneficio di una comunità energetica deriva dalla modalità con cui viene gestita. L’energia prodotta dall’impianto viene distribuita tra i partecipanti alla comunità, beneficiando dei meccanismi incentivanti introdotti dal Decreto 199/2021 e non solo. I membri della comunità si ripartiranno le quote di energia condivisa sulla base di un regolamento interno, in modo da massimizzare i benefici per tutti e minimizzare costi e dispersioni di risorse. «La cooperativa ènostra – continua Galanti – è il partner che abbiamo identificato perché il progetto possa partire nel migliore dei modi, avendo già una notevole esperienza in materia di realizzazione di impianti da fonti rinnovabili e di consulenza per la costituzione comunità energetiche».
«La crisi energetica che stiamo attraversando – sottolinea Sara Capuzzo, presidente di ènostra – impatta pesantemente sulle imprese». Risparmio energetico e autoproduzione sono le azioni più efficaci per affrancarsi dalla dipendenza dalle fossili. Promuovendo questo progetto, Legacoop Romagna offre alle proprie associate un’ottima opportunità per abbattere i costi in bolletta e le emissioni climalteranti e per contribuire all’affermazione di un modello energetico più democratico ed equo».
Comments are closed.