L’Energy Efficiency 2021 Report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) fa il punto su sull’andamento dell’efficienza energetica a livello globale e individua le strategie vincenti per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
La IEA ha pubblicato il report Energy Efficiency 2021, in cui analizza le tendenze a livello europeo sull’andamento dell’efficienza energetica.
Iniziamo con il dire che il 2020 è stato uno degli anni peggiori di sempre in termini di miglioramento dell’efficienza, a causa della pandemia che ha innescato una riduzione dei prezzi dell’energia e la diminuzione delle attività a forte intensità energetica. Nel 2021, prosegue il report, l’intensità energetica globale, misura chiave dell’efficienza energetica dell’economia, dovrebbe migliorare, portando a una crescita dell’efficienza energetica che è funzione anche dei prezzi delle materie prime che a partire dalla metà dell’anno hanno iniziato a schizzare verso l’alto, con una crescita significativa dei costi energetici per il mondo delle imprese e non solo.
Come annunciato alla COP26 di Glasgow gli investimenti per l’efficienza energetica dovrebbero crescere del 10% quest’anno, arrivando a quasi 300 miliardi di dollari, anche se per essere coerenti con i livelli previsti nello scenario IEA “Net zero emissions by 2050”, gli investimenti annuali complessivi dovrebbero triplicare entro il 2030, ed essere intrapresi da tutti i governi, mentre al momento praticamente solo l’Europa sta adottando le politiche climatiche ed energetiche più forti.
Le tecnologie di efficienza energetica sono per lo più mature e possono essere scalate molto rapidamente nella realtà. Tra queste, ad esempio, l’efficienza nel settore dell’edilizia forniscono alcuni dei maggiori risparmi energetici fino al 2030: far crescere dall’1 al 20% la quota di edifici a zero emissioni entro il 2030, può essere un elemento vincente. Allo stesso modo i trasporti dovranno prendere una nuova strada verso l’utilizzo di combustibili puliti, anche se nel 2020 si è osservato che la vendita di Suv poco efficienti ha superato il 40% delle vendite, mentre i veicoli elettrici sono stato solo il 5%.
Un aiuto al settore dell’efficienza energetica potrebbe arrivare dalle nuove tecnologie digitali. In questi ultimi anni, infatti, lo stock di elettrodomestici, dispositivi e sensori connessi è cresciuto di circa il 33% all’anno e si prevede che raggiungerà i 9 miliardi nel 2021. La maggior parte di questi sistemi sono dispositivi di misurazione, come i contatori intelligenti. Proprio dalla digitalizzazione delle misurazioni delle apparecchiature, domestiche e industriali, potrebbe arrivare la chiave per equilibrare la domanda e l’offerta di energia e far crescere l’efficienza energetica con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
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