Ènostra ha condotto due laboratori in Sardegna con ragazze e ragazzi delle scuole medie dei territori di Ussaramanna e Villanovaforru, dove sono nate le prime comunità energetiche dell’isola.
A cosa serve una comunità energetica rinnovabile? Come funziona? Come può generare degli impatti sociali e ambientali positivi nel luogo in cui si trova? In che modo si potrebbero investire i benefici economici generati dalle comunità energetiche per servizi a supporto della cittadinanza?
Partendo da questi interrogativi il 5-6 maggio abbiamo condotto il laboratorio “La comunità energetica che vorrei” con gli studenti delle scuole medie residenti nei territori di Villanovaforru e Ussaramanna, i due comuni in cui ènostra ha attivato le prime comunità energetiche rinnovabili (CER) sarde, tra le primissime in Italia.
Obiettivo del workshop era sensibilizzare ragazze e ragazzi sulle potenzialità delle CER e renderli parte attiva e promotrice di questo nuovo modello di produzione e consumo. Prima nelle aule della scuola di Lunamatrona e poi in quelle di Ussaramanna, in occasione del Festival delle erbe spontanee, Chiara Brogi e Marianna Usuelli di ènostra hanno introdotto il tema della crisi climatica, dal consumo di fonti fossili alla necessità di una transizione energetica che implichi anche un cambiamento culturale. Si è approfondito quindi il tema della democrazia energetica, del ruolo dei cittadini prosumer e delle comunità energetiche rinnovabili.
Gli studenti hanno poi lavorato all’elaborazione di un manifesto valoriale della CER, diretto a individuare i criteri da seguire per redistribuire i benefici generati dalle comunità energetiche su tutta la popolazione e alcuni interventi concreti che potrebbero essere implementati sul territorio grazie al fondo accumulato con gli incentivi.
Unione nella diversità, connessione di luoghi e condivisione, scambio tra generazioni: questi alcuni dei principi a cui ragazzi della scuola sono giunti dopo aver riflettuto sulle esigenze del loro territorio, interpretando i bisogni della scuola, delle famiglie, dei nonni e dei ragazzi. Fulcro del lavoro, il manifesto valoriale, verrà successivamente rielaborato e distribuito perché le proposte degli studenti possano essere ascoltate dai sindaci dei comuni e dai membri della comunità energetica, che per definizione non è finalizzata ad accumulare profitti ma a generare impatti positivi sui territori.
Questa esperienza è stata un’occasione molto importante per consolidare anche tra i più giovani il lavoro di formazione e capacity building che stiamo portando avanti nei comuni di Villanovaforru e Ussaramanna da quando abbiamo iniziato a lavorare alla costituzione delle due CER. Parte fondamentale delle cinque fasi che ènostra conduce nel percorso di attivazione delle CER, c’è anche la formazione dei soggetti, che comprende attività di divulgazione e promozione del nuovo modello energetico di produzione e consumo sul territorio.
“Il lavoro di ènostra a Ussaramanna e Villanovaforru non si è affatto esaurito con l’allaccio degli impianti fotovoltaici delle due comunità energetiche a inizio 2023”, commenta Chiara Brogi, referente CER della cooperativa, “adesso prosegue la parte più importante: definire ancora meglio l’identità della comunità, coinvolgere un numero sempre più alto di abitanti nel progetto partendo dai più giovani, sensibilizzare al tema del consumo energetico e del cambiamento climatico, rendere la popolazione parte attiva di un cambiamento che noi auspichiamo e promuoviamo”.
Ora che le CER di Villanovaforru e Ussaramanna iniziano a sperimentare il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi energetici della comunità, nell’ambito del progetto europeo LIFE LOOP, è ancora più importante che i più giovani diventino parte integrante e attiva dell’iniziativa, apportando un loro contributo e preparandosi a prendere il testimone del progetto tra qualche anno.
Comments are closed.