Il web impatta sulla salute del pianeta più di quanto possiamo immaginare. E, in occasione della Giornata della terra, arriva il decalogo per ridurre il nostro impatto sull’ambiente delle nostre azioni quotidiane con internet.
Secondo l’ultimo rapporto CISCO (Cisco Visual Index) la mole dei dati prodotti da applicazioni (per il solo traffico mobile) cresce di circa 30 ExaByte (30 Trilioni di Byte) l’anno con una forte spinta derivante dai paesi Asiatici; per il solo traffico video, al 2020, sarebbero necessari 5 milioni di anni di un uomo per visualizzare tutti i contenuti presenti nella rete. Inoltre, si stima che per il 2021 il mercato del raffrescamento degli edifici dove sono custoditi i data center aumenterà di oltre 14 miliardi di dollari ad un tasso di crescita composto (CAGR) del 15%.
Forse non tutti sanno che se internet fosse una nazione sarebbe nella top five dei paesi che emettono più anidride carbonica in atmosfera. Con la pandemia c’è stata una forte digitalizzazione a livello globale, dallo smart working, alla didattica online, dall’e-commerce ai webinar e videoconferenze. Questo ha permesso di continuare nelle nostre attività e ha ridotto gli spostamenti, ma c’è un rovescio della medaglia. La digitalizzazione porta con sé un aumento esponenziale di consumi nascosti, lontano da noi. Computer, dispositivi elettronici e infrastrutture digitali consumano quantità sempre maggiori di elettricità. E l’energia elettrica, se non è di origine rinnovabile, produce emissioni di gas serra.
I dispositivi digitali connessi su Internet producono dei consumi al di là del nostro contatore elettrico. Il web si basa su dati che sono stati acquisiti, immagazzinati, elaborati in qualche Data Center, i cosiddetti servizi digitali che usiamo in remoto che consumano enormi quantità di energia elettrica.
Guardare video in streaming sul grande schermo di un televisore ad altissima definizione è un’azione che consuma tantissima energia. Secondo l’analisi Sensemaker in Italia, dal 24 al 26 dicembre, la visione di film in streaming è passata dai 2,8 milioni di ore nel 2019, a 6,5 milioni del 2020. L’utilizzo via smart tv è cresciuto del 1000%, dello smarphone del 143%.
È però possibile adottare alcune semplici misure per ridurre i consumi di energia dei nostri smartphone, tablet o pc, e quindi abbassare il livello di CO2 che ognuno di noi produce ogni giorno. AvantGrade.com – agenzia specializzata in algoritmi e intelligenza artificiale, ha realizzato un decalogo in cui si spiegano facili comportamenti utili a diminuire l’impatto sull’ambiente. Piccole attenzioni che possono fare la differenza. Ecco cosa possiamo fare:
- Elimina le foto inutili dallo smartphone. Cancella le foto che non ti interessano il primo di ogni mese.
- File pesanti? Usa piattaforme di scambio. Per scambiare file pesanti usa il cloud o piattaforme di scambio.
- Streaming ma con attenzione. Quando vedi un film, una serie o dei video, ottimizza il consumo di energia evitando di mettere in pausa il video e tenendo attivo lo streaming solo se effettivamente lo stai guardando.
- Pulisci mensilmente la casella email. Prendi l’abitudine di cancellare le mail inutili il primo di ogni mese.
- Elimina le app che non usi. Le app che non usi consumano comunque energia, cancella quelle non usate da oltre 6 sei mesi.
- Web meeting senza video. Nelle call di lavoro o con gli amici usa la videochiamata solo quando necessario, perché consuma molta più energia del solo audio.
- Più messaggi di testo, meno foto, video e vocali. Quando vuoi scambiare semplici informazioni con lo smartphone usa il buon vecchio sms che, con i suoi 0,014 grammi di CO2 per singolo messaggio, resta la soluzione più eco sostenibile.
- Un solo backup. Utilizza un solo cloud anche se hai più dispositivi, duplicandoli consumi di più.
- Meno finestre, meno multitasking. Chiudete le finestre sul pc o le app su smartphone e tablet che non state usando, oltre a ridurre i consumi non disperderai la tua attenzione da quello che stai davvero facendo.
- Naviga su siti che impattano poco. Se vuoi conoscere le emissioni CO2 di un sito internet puoi fare al prova a questo link.
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