Pubblicato dalla IEA (International Energy Agelncy) il nuovo rapporto Net Zero by 2050 che indica la roadmap per il settore energetico per portare a zero le emissioni globali di anidride carbonica (CO2) legate alla produzione e consumo di energia entro il 2050.
Il rapporto è il primo studio completo al mondo su come passare a un sistema energetico a zero emissioni di CO2 entro il 2050, garantendo forniture energetiche stabili ed economiche, fornendo un accesso universale all’energia, consentendo nel contempo una robusta crescita economica.
Stabilisce un percorso conveniente ed economicamente produttivo, con il risultato di un’economia energetica pulita, dinamica e resiliente, dominata da fonti rinnovabili come il solare e l’eolico invece dei combustibili fossili. Il rapporto esamina anche le incertezze chiave, come il ruolo della bioenergia, la cattura del carbonio e i cambiamenti comportamentali nel raggiungimento del target zero CO2.
“Il percorso proposto dalla IEA – afferma Fatih Birol direttore esecutivo della IEA – porterà una grande quantità di investimenti in energia pulita, con la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro, riuscendo a risollevare, già dai prossimi anni, un’economia mondiale segnata dalla pandemia. Spostare il mondo su questo percorso – prosegue Birol – richiede però azioni politiche forti e credibili da parte dei Governi, sostenute da una maggiore cooperazione internazionale”.
Arrivare a emissioni zero è una strada stretta ma ancora raggiungibile: in primo luogo bisogna smettere di cercare e sviluppare nuovi pozzi di petrolio, nuove miniere di carbone e nuovi giacimenti di gas, perché già oggi abbiamo a disposizione più combustibili fossili di quelli che ci possiamo permettere di usare. Entro il 2050, i combustibili fossili dovranno infatti scendere dall’80% della fornitura totale di energia attuale a poco più del 20%. Si useranno ancora per produrre la plastica, in impianti in cui è prevista la cattura del carbonio, e in settori in cui le opzioni tecnologiche a basse emissioni sono scarse.
Al 2050 quasi il 90% della produzione di elettricità sarà da fonti rinnovabili, con l’eolico e il fotovoltaico che insieme rappresenteranno quasi il 70%, mentre la restante quota del 10% sarà energia nucleare (più o meno come oggi). Anche se ci sarà un aumento di popolazione la IEA stima che la domanda di energia diminuirà dell’8% evidenziando come il tema dell’efficienza energetica e della riduzione dei consumi sarà centrale per i prossimi anni per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Poi c’è il tema complesso dei trasporti: secondo le previsioni della IEA entro il 2035 ci dovrà essere uno stop alle vendite di nuove autovetture con motore a combustione interna (diesel o benzina), ed entro il 2045 la stragrande maggioranza delle auto sulle strade funzionerà con l’elettricità o le celle a combustibile, gli aerei saranno in gran parte alimentati con biocarburanti avanzati e carburanti sintetici.
Questi sforzi dovranno essere accompagnati, spiega il report, da una grande spinta globale per accelerare l’innovazione per migliorare le tecnologie esistenti e per individuarne altre.
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