La più grande Comunità Energetica Rinnovabile (CER) d’Italia è in fase di gestazione: una popolazione fatta di cittadini e cittadine, studenti, docenti, associazioni e imprese potrebbe riunirsi in una comunità di centinaia di membri nel quartiere di Città Studi a Milano.
La più grande Comunità Energetica Rinnovabile (CER) d’Italia è in fase di gestazione: una popolazione fatta di cittadini e cittadine, studenti, docenti, associazioni e imprese potrebbe riunirsi in una comunità di centinaia di membri nel quartiere di Città Studi a Milano. Il Politecnico di Milano ha incaricato ènostra di condurre uno studio di fattibilità su oltre 60 edifici della zona per valutare le superfici adatte alla produzione da fotovoltaico, per individuare i soggetti che potrebbero essere coinvolti e per stimare le esigenze di consumo dei potenziali membri. Oltre al Politecnico di Milano, capofila del progetto, saranno coinvolti il Comune di Milano e le realtà del quartiere (enti, associazioni e imprese), in quello che ad oggi è il progetto di CER più ambizioso del nostro Paese. “Polimi, da alcuni anni, sta attuando il Piano di decarbonizzazione del sistema energetico di Ateneo, e a questo scopo ha deciso di installare degli impianti fotovoltaici nei campus principali, Leonardo e Bovisa”, racconta Mario Motta, professore associato del Dipartimento Energia del Polimi e referente del progetto. A breve sarà indetta la gara d’appalto e inizierà la costruzione degli impianti: si prevede l’installazione di alcuni MW di potenza e l’utilizzo della superficie di una ventina di edifici. Il Politecnico ha ritenuto che la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, in grado di restituire i benefici ai cittadini, fosse il miglior modo di usufruire degli impianti fotovoltaici in via di costruzione, coerentemente con il ruolo di ogni ente pubblico. Ènostra, scelta per la sua esperienza pluriennale nel campo, accompagnerà Polimi in questo percorso. Ora inizia la fase di raccolta dati e l’analisi puntuale per la definizione del modello per la costituzione della CER. A questo penserà la cooperativa conducendo lo studio di fattibilità: oltre a fornire un supporto fiscale e legale, elaborerà per Polimi dei business model di comunità energetica capaci di valutare il numero e la tipologia dei potenziali membri della CER, calcolare gli indici di condivisione dell’energia, definire l’eventuale quota di investimento degli impianti e i tempi di ritorno dell’investimento, stimando infine il beneficio economico per MWh di energia condivisa al variare degli scenari. “La collaborazione con il Polimi e con un gruppo interdisciplinare di professionisti e di imprese, legati a questo straordinario progetto, è motivo di grande orgoglio per ènostra e per il nostro team CER, guidato dalla presidente Sara Capuzzo, che da circa due anni ha investito in questo settore, spendendosi sempre con entusiasmo”, ha dichiarato Christian Bartolomeo, responsabile tecnico delle CER di ènostra, e aggiunge: “le comunità energetiche stravolgono il modo stesso di pensare l’energia, hanno un passo in più rispetto ai classici sistemi di incentivazione delle rinnovabili, comportando benefici economici, ambientali, ma anche sociali. Siamo entusiasti e pronti per affrontare questa nuova sfida!”. Una volta attivata, la CER godrà degli incentivi che vengono conferiti quando l’energia viene consumata nello stesso momento in cui viene prodotta e il modello che ènostra elaborerà andrà a definire i criteri in base ai quali redistribuire questi benefici economici ai membri della comunità. “La CER è un’occasione per intensificare i legami tra l’università e il tessuto urbano circostante, promuovendo buone pratiche sostenibili”, commenta il professor Motta, “Polimi è felice di essere un luogo di sperimentazione che possa dare vita a un nuovo modello di Pubblica Amministrazione nelle città, che metta a disposizione dei cittadini competenze professionali, luoghi per l’installazione degli impianti e energia pulita non soltanto per ridurre le emissioni di CO2 e fare la nostra parte nella transizione energetica, ma anche con obiettivi sociali, come la lotta alla povertà energetica e all’esclusione sociale”.
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