Efficiente, rinnovabile e quasi nuova. La seconda vita di una casa
;Questa volta vi raccontiamo la storia di Giuseppe e Patrizia, soci di ènostra, che hanno deciso di ridurre il loro impatto sull’ambiente ristrutturando casa per renderla più efficiente e autonoma da un punto di vista energetico.
Dall’idea alla realtà
“Un’idea, un concetto, un’idea. Finché resta un’idea è soltanto un’astrazione”, così cantava Giorgio Gaber nel 1973. Giuseppe e Patrizia, soci di ènostra che risiedono nella provincia di Cuneo, hanno deciso di trasformare la loro idea in realtà.
Il progetto nasce nell’aprile del 2019, quando Giuseppe e Patrizia hanno contattato ènostra per chiedere se l’idea di trasformare una casa costruita tra gli anni ’60 e ’70, energeticamente inefficiente, in un luogo sostenibile a basso impatto ambientale fosse realizzabile.
“Abbiamo diversi amici che sono soci di ènostra – spiega Giuseppe – con i quali abbiamo sempre condiviso le idee riguardo l’importanza di non sprecare energia e di produrla senza danneggiare la natura, evitando il consumo di combustibili fossili sfruttando, invece, le fonti rinnovabili”.
Efficienza energetica e fotovoltaico
“ènostra ci ha dato le prime indicazioni su come avremmo potuto intervenire e sulla base di quelle abbiamo definito nel dettaglio tutti gli interventi da realizzare”, aggiunge Giuseppe.
Il progetto era orientato da un lato a ridurre drasticamente i consumi e dall’altro limitare in modo considerevole la dipendenza dai combustibili fossili.
La casa è stata dotata di cappotto sui 4 lati e sul pavimento in corrispondenza del garage, il sottotetto, invece, non necessitava di alcun intervento. Sono poi stati sostituiti gli infissi con finestre a doppio vetro dotate di elevato isolamento termico e isolati i cassonetti delle tapparelle, che generalmente causano notevole dispersione di calore.
Per quanto riguarda la parte impiantistica “tra aprile e maggio del 2020 abbiamo installato un sistema fotovoltaico con una potenza di 4 kWp. In primavera, nonostante fossimo nel pieno della pandemia, siamo riusciti a realizzare anche la parte idraulica con un sistema ibrido costituito da una caldaia a condensazione collegata a una pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento”. La nuova centrale termica soddisfa così la domanda di energia per far funzionare i termosifoni e gli split, questi ultimi utilizzati d’estate per il raffrescamento. Giuseppe ha beneficiato delle detrazioni fiscali del 50 e del 65% per gli interventi di isolamento termico realizzati da una impresa locale, mentre ha optato per la cessione del credito ad ènostra che ha curato in modalità ‘chiavi in mano’ tutte le opere impiantistiche di realizzazione dell’impianto fotovoltaico e di quello termico.
Guardare oltre il bilancio economico
“A ottobre di quest’anno potremo fare un primo bilancio dei consumi energetici e del risparmio in bolletta. L’obiettivo è ridurre i consumi e incidere meno sul riscaldamento globale: nel nostro piccolo vogliamo fare la nostra parte! Non è un progetto fatto pensando solo al risparmio economico, anche perché l’investimento è stato considerevole, ma certamente abbiamo incrementato il valore della casa, migliorando la sua prestazione energetica, passando dalla classe G alla classe A3, quasi il massimo!” ci ha raccontato orgoglioso Giuseppe.