Eunice Newton Foote, che ha scoperto l’effetto serra, Maria Telkàs, la pioniera dell’energia solare, Rachel Carson, madre del movimento ambientalista: ecco alcune delle dieci storie raccontate da Prime. Dieci scienziate per l’ambiente.
Sono storie di donne coraggiose, intraprendenti, con grande acume scientifico quelle di Prime. Dieci scienziate per l’ambiente (Edizioni Codice 2023), libro corale che racconta la vita e le imprese di dieci scienziate ambientali che si sono distinte per aver contribuito al sapere scientifico in maniera determinante, nonostante i mille ostacoli dovuti alle discriminazioni di genere. Storie di vite nascoste, tenute nell’ombra e al di fuori della memoria collettiva, a cui con questo lavoro si è voluto ridare valore e merito. Scritto da giornaliste e giornalisti di scienza in rigorosa parità di genere, il libro è stato curato da Mirella Orsi, science writer e divulgatrice scientifica e Sergio Ferraris, direttore di Qual Energia.
Mirella Orsi, che cosa accomuna tutte queste biografie?
Sono donne vissute dal diciassettesimo secolo ai giorni nostri e sono state tutte dimenticate dalla storia. La vita di queste dieci scienziate è accomunata da un tratto distintivo: la perseveranza, l’amore e la passione per la ricerca scientifica e per il desiderio di scoprire tutto ciò che ci circonda.
Impressionante la vita di Eunice Newton Foote. Ci racconti la sua storia?
Eunice Newton Foote è un esempio emblematico: una scienziata statunitense, pronipote del ben più famoso Isaac Newton. A metà dell’800 mostra i risultati di uno studio in pubblico. Alla conferenza non le viene permesso di parlare in quanto donna e quindi la ricerca viene presentata da un suo collega uomo. Lo studio analizza come le varie componenti dell’atmosfera interagiscono con i raggi solari e scopre la capacità della CO2 di immagazzinare calore e anche il collegamento tra innalzamento delle temperature e percentuale di CO2 in atmosfera, cioè quello che noi oggi chiamiamo effetto serra. Tutto ciò avviene tre anni prima della famosa nota di John Tyndall alla Royal Society e cinque anni prima della pubblicazione dello scienziato irlandese a cui è stata accreditata per più di 150 anni la scoperta dell’effetto serra.
Sergio Ferraris, perché la chimica ungherese Maria Telkàs è pioniera dell’energia solare?
L’apporto scientifico di Maria Telkàs è stato enorme. Ha dimostrato nei fatti come poteva essere utilizzata l’energia del sole e lo ha fatto con una specificità tutta femminile: ha realizzato la prima casa esclusivamente alimentata dal sole, introducendo questa fonte di energia nella vita domestica. Tutto questo lo ha fatto con altre due donne: un’artista filantropa, Amelia Peabody, e un’architetta omosessuale, Eleanor Raymond. Telkàs, scienziata ungherese, chimica, biofisica, ingegnera meccanica, ha portato un approccio specifico femminile su un’innovazione che era assoluta perché parliamo della seconda metà del Novecento.
Le difficoltà che ha incontrato sono state notevoli ma le ha caparbiamente superate. Ha preso il dottorato in chimica negli anni ‘30 in Ungheria. All’epoca solo il 14% degli studenti universitari era di sesso femminile. Purtroppo non siamo andati molto avanti in questo: in una recente intervista Fabiola Gianotti, direttrice del CERN, ha raccontato che quando si è laureata in fisica negli anni ‘90 la percentuale di donne nella sua facoltà era il 9%, adesso sono il 19%.
Telkàs ha affrontato tutti i consessi scientifici che erano ferocemente dominati dagli uomini. Nel 1950, quando ormai è una scienziata affermata, partecipa a un congresso negli Stati Uniti sull’energia solare dove su 50 scienziati, le donne sono tre.
Come avete scelto questo 10 donne?
La selezione è stata difficile perché la lista inizialmente era molto più lunga. Abbiamo scelto le donne che secondo noi sono più rappresentative degli ostacoli che hanno dovuto affrontare per affermarsi dal punto di vista scientifico nel mondo della ricerca. Come ad esempio Eunice Newton Foote che è stata una vera e propria scoperta (grazie a Mirella Orsi): la scienziata che ha compreso per prima l’effetto serra ed è stata emarginata.
Il denominatore comune delle dieci storie è questo: hanno scalato le montagne per conseguire i loro risultati. Ce ne sono altre che hanno scalato altrettante con catene montuose e ce ne sono altre ancora anche oggi che fanno la propria strada di ricerca in salita.
Intervista andata in onda su Radio Popolare nella trasmissione Il giusto clima del 31 gennaio 2024
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