Comunità energetiche: le proposte di ènostra al Ministero sul nuovo schema di decreto
;Semplificazioni burocratiche, incentivi differenziati per tecnologia e soglia di potenza, eliminazione della percentuale minima di energia condivisa e tetto a 180 €/MWh per la vendita dell’energia non condivisa tra le proposte di ènostra.
A chiusura della consultazione pubblica sul DM “Energia condivisa”, dedicata alla regolamentazione degli incentivi per la condivisione dell’energia, ènostra ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) le proprie osservazioni sullo schema di decreto. Il documento elaborato è in buona parte frutto di un lavoro condiviso con Italia Solare e A.R.T.E, associazioni di cui la cooperativa è socia, e con il Politecnico di Milano. Nel testo inviato al MASE (rendiamo disponibile il pdf), ènostra ha risposto in maniera estesa a tutte le domande della consultazione. Sintetizziamo qui le principali proposte avanzate.
Semplificazioni burocratiche
Innanzitutto, l’esperienza sul campo di ènostra ha spinto la cooperativa a condividere importanti proposte di semplificazione delle procedure applicative e della documentazione da allegare alla richiesta di incentivazione. La cooperativa teme infatti che le ambizioni in termini di progetti e di potenza installata nei prossimi cinque anni potrebbero rimanere disattese a causa di una burocratizzazione eccessiva e di tempi di risposta eccessivi.
Eliminazione della percentuale minima di energia condivisa e tetto a 180 €/MWh
Nel capitolo della consultazione relativo alle caratteristiche dell’incentivo, si legge che, nel caso in cui “la quota di energia condivisa fosse inferiore al predetto limite del 70%, sull’energia elettrica eccedentaria venduta sarebbe previsto un tetto di prezzo pari a 80 €/MWh”. Il MASE propone quindi di imporre un tetto al valore dell’energia eccedente immessa in rete che sia correlato alla quantità di energia condivisa. In particolare, l’energia non condivisa e quindi venduta alla rete, se superiore al 30%, potrebbe essere valorizzata a un prezzo massimo di 80 €/MWh.
Ènostra avanza l’idea di un’alternativa all’introduzione della soglia del 70% per l’energia condivisa e del tetto di 80 €/MWh. Questi provvedimenti potrebbero infatti costituire una potenziale barriera all’avvio dei progetti di comunità energetiche, rendendo incerti i benefici destinati ai membri e scoraggiando la loro stessa adesione alla comunità. L’introduzione di una percentuale, per di più molto elevata, rischierebbe di rallentare la partenza delle iniziative a causa dell’incertezza sulla sostenibilità del progetto. La cooperativa sottolinea inoltre che la massimizzazione dell’energia condivisa, scopo principale che il MASE vorrebbe perseguire attraverso questo provvedimento, è già garantita dalla struttura del meccanismo di sostegno, che premia esclusivamente l’energia condivisa.
Ènostra suggerisce invece di rimanere coerenti con quanto riportato anche dall’art. 9 comma 8 lettera e) della Legge di Bilancio, in cui si precisa che sull’energia condivisa nell’ambito delle comunità energetiche non viene applicato un tetto ai ricavi. Quindi si propone di eliminare la percentuale di condivisione minima e di applicare la soglia a 180 €/MWh alla quota di energia non condivisa, solo finché tale soglia sarà applicata all’energia rinnovabile come previsto dal Regolamento Europeo 1854/2022. In questo modo si garantisce la sostenibilità del progetto, mantenendo anche una leva che favorisca la maggiore condivisione possibile.
Proposta di differenziazione di incentivo per tecnologia e potenza
Nello stesso capitolo dedicato alle caratteristiche dell’incentivo, il MASE propone una differenziazione in base alla collocazione geografica dell’impianto, per tenere conto dei diversi livelli di insolazione: 10€/MWh in più per le regioni del Nord e 4€/MWh per quelle del centro. La tariffa premio sarebbe quindi indipendente dalla tecnologia utilizzata e dalla taglia di potenza. Ènostra propone invece di tenere conto della taglia e della tecnologia:
- Elevando la tariffa premio per impianti sotto i 200 kW, che non beneficiano di economie di scala a differenza degli impianti di potenza maggiore;
- Introducendo un extra premio dell’incentivo di 15 €/MWh per l’energia condivisa da impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di superfici contenenti eternit o amianto;
- Introducendo un extra premio di +10 €/MWh rispetto al FV per le altre tecnologie rinnovabili (tra le quali eolico, idroelettrico e biomassa), dato che hanno costi di realizzazione e manutenzione superiori.
Tecnologia | Taglia (kW) | Tariffa premio €/MWh condiviso |
Fotovoltaico | ≤ 200 | 120 |
> 200 | 110 | |
FV con rimozione amianto | ≤ 200 | 135 |
> 200 | 125 | |
Eolico e Idroelettrico | ≤ 200 | 130 |
>200 | 120 |
Impianti ammissibili agli incentivi
Con riferimento alle nuove linee guida in materia di aiuti di Stato energia e ambiente, il MASE ha inserito tra i requisiti per poter accedere agli incentivi per la condivisione di energia che i lavori di realizzazione degli impianti siano avviati dopo la data di pubblicazione del decreto. Ènostra richiede invece che siano ammissibili agli incentivi tutti gli impianti entrati in esercizio dopo l’entrata in vigore del D. Lgs 199/2021 (quindi dopo il 15 dicembre 2021), ai sensi dell’Art. 8 dello stesso decreto, a prescindere dalla data di avvio dei lavori.
In attesa del decreto attuativo, gli operatori hanno infatti lavorato alla costruzione di progetti in ottemperanza all’Art. 8 D. Lgs 199/2021. Il protrarsi dell’attesa ha fatto sì che numerosi attori abbiano proseguito il loro percorso di costituzione di comunità energetiche rinnovabili, elaborando piani di sviluppo e pianificando investimenti. Un simile cambio di programma, che escluderebbe dagli incentivi i progetti i cui impianti sono già stati realizzati, comprometterebbe l’esito di molte iniziative. E ciò comporterebbe quindi effetti punitivi nei confronti di tutti gli attori che, come ènostra, non hanno esitato a portare avanti i propri progetti, fiduciosi nei confronti di sviluppi positivi rispetto a quanto preannunciato dal legislatore e stabilito nel D. Lgs 199/2021.
Per leggere il documento completo che le osservazioni di ènostra inviate al MASE clicca qui.