Il GSE ha pubblicato la mappa interattiva delle 2107 cabine primarie del territorio nazionale. Ma del decreto attuativo, la cui pubblicazione era annunciata per la fine di settembre, ancora non c’è ombra.
È online sul sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) la mappa interattiva che consente di identificare le aree che delimitano il perimetro delle cabine primarie. Sono 2107 in tutta Italia, associate a 25 distributori che hanno fornito le informazioni cartografiche.
La mappa, scrive il GSE, “permette di geolocalizzare le aree convenzionali e di verificare che i punti di connessione per cui si intende accedere al servizio per l’autoconsumo diffuso siano localizzati nell’area convenzionale sottesa alla medesima cabina primaria”. Era stata preannunciata dal TIAD (il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso pubblicato da ARERA, che regola le modalità per valorizzare l’autoconsumo diffuso), pubblicato a gennaio 2023, e verrà aggiornata ogni due anni.
Finalmente i promotori di un progetto CER non dovranno più fare richiesta al distributore locale, così come accadeva con le CER sperimentali di cabina secondaria, per sapere quali utenze possono essere coinvolte – operazione che allungava enormemente i tempi di gestazione – ma hanno ora accesso diretto alla mappa.
Ottima notizia, ma dov’è il decreto attuativo che norma le regole sugli incentivi? I progetti sono bloccati da mesi, se non da anni, perché alle CER di nuova generazione – quelle che rimandano al decreto legislativo 199/2021 (pubblicato quasi due anni fa!) – mancano ancora il decreto attuativo e le nuove regole tecniche per l’accesso al nuovo meccanismo incentivante relativo all’energia condivisa dai membri di una CER.
Il 22 settembre il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin aveva dichiarato che il decreto sarebbe stato pubblicato entro la fine del mese. Il ritardo è spaventoso, visto che si annuncia la sua emanazione fin dal governo Draghi. Già nel novembre 2022 Fratin aveva dichiarato che il testo era pronto e ha più volte affermato che le comunità energetiche sono uno strumento fondamentale da promuovere, così come riconosce che la diffusione delle rinnovabili sia una priorità. I fatti però dicono altro.
La credibilità delle dichiarazioni del MASE sbiadisce giorno dopo giorno: occorre che Enti Locali, famiglie, imprese, organizzazioni no profit e promotori di comunità energetiche rinnovabili, sempre più numerosi e attivi, facciamo sentire la nostra voce.
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