Ènostra è impegnata in un nuovo progetto di comunità energetica solidale nel Municipio VIII di Roma, nato dalla spinta di un’associazione di genitori a Garbatella/San Paolo e della Scuola Giuseppe Moscati.
Nel Municipio VIII di Roma nascerà una comunità energetica rinnovabile con finalità educative e sociali sotto la guida di ènostra. Con oltre 130 mila residenti, il Municipio VIII sta lavorando con l’associazione di genitori ScuolaLiberaTutti e con la scuola media Giuseppe Moscati di Garbatella ad un patto di collaborazione che coinvolga una CER e la comunità educante e che utilizzi i benefici economici per progetti di educazione ambientale, inclusione scolastica e lotta alla povertà energetica.
A questo scopo il Municipio ha di recente messo a gara 40 mila euro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 15 kWp sul tetto della scuola Moscati. Il patto educativo di comunità definirà i criteri secondo i quali i benefici economici derivanti dagli incentivi della CER verranno utilizzati per finanziare progetti sociali e educativi nel Municipio.
Come nasce il progetto?
Il progetto nasce dall’iniziativa e dall’inventiva dell’associazione ScuolaLiberaTutti, un gruppo di genitori dell’Istituto Comprensivo Via Padre Semeria di cui fa parte la scuola media Giuseppe Moscati nel quartiere Garbatella, che aveva deciso di impiegare la cassa comune per l’installazione di un piccolo impianto fotovoltaico sul tetto della scuola. “L’idea era costituire una comunità energetica e utilizzare i benefici economici ottenuti per finanziare le attività educative dell’associazione, potendo quindi finalmente dare continuità ai nostri progetti e programmare le attività su base pluriennale”, racconta Mauro Gaggiotti, referente CER di ènostra e presidente dell’associazione.
Venuto a conoscenza del progetto, il Municipio VIII si è entusiasmato e ha deciso di prenderne parte per valorizzarlo e ingrandirlo. L’iniziale investimento da 10 mila euro pensato da ScuolaLiberaTutti si è trasformato in un progetto da 40 mila euro a spese del Municipio VIII, che sarà in grado di realizzare un impianto con potenza maggiore (15 kWp). Il coinvolgimento del Municipio ha portato a un’importante evoluzione: da iniziativa interamente gestita dai membri dell’associazione di genitori e diretta a finanziare le loro attività, ora il progetto avrà invece l’obiettivo di generare impatti positivi ambientali, sociali e educativi a beneficio dell’intera cittadinanza.
Il patto tra scuola, associazione e Municipio VIII
In che modo utilizzare gli incentivi della CER nascente sarà stabilito nel patto educativo di comunità stretto tra l’associazione ScuolaLiberaTutti, la scuola e il Municipio VIII. Ma una cosa è certa: in questo caso non saranno direttamente redistribuiti tra i membri della comunità energetica, ma verranno messi a disposizione di un fondo destinato a finanziare progetti sociali e educativi per il quartiere. Il patto infatti impegnerà chi aderisce a contribuire al raggiungimento di obiettivi educativi accessibili a tutte e tutti. Una percentuale del fondo potrebbe inoltre essere destinata a famiglie in condizioni di disagio economico.
Chi deciderà di entrare a far parte della CER sarà quindi animato dal desiderio di contribuire a un progetto ad alto valore ambientale e sociale. Tra docenti, genitori e abitanti del quartiere, sono già una settantina le persone che hanno manifestato l’interesse a far parte della comunità tramite la piattaforma Roma Partecipa di Roma Capitale, strumento di consultazione della cittadinanza utilizzato per sondare l’opinione degli abitanti del quartiere.
Una delle CER più numerose di Italia
La CER di Municipio VIII, proprio per via della sua impronta educativa e sociale, potrebbe diventare una delle comunità energetiche più numerose d’Italia. Infatti, se solitamente si pone un limite alle utenze da includere nei progetti di comunità energetiche rinnovabili per permettere che gli incentivi vengano redistribuiti generando un risparmio sostanziale sulle bollette dei membri, in questo caso un numero elevato di partecipanti non ha nessuna controindicazione. Anzi, più alto sarà e più sarà probabile riuscire a condividere tutta l’energia prodotta dall’impianto, generando maggiori incentivi a beneficio del fondo sociale.
D’estate, ad esempio, la scuola sarà chiusa e di conseguenza non consumerà elettricità: con un numero elevato di membri della CER sarà più facile riuscire a consumare e condividere l’energia prodotta dall’impianto. “Al di là dei benefici economici che ne derivano, speriamo che il progetto CER possa raccogliere un numero sempre più elevato di adesioni in modo tale da avere anche un ruolo nella sensibilizzazione ambientale e nel coinvolgimento del territorio” ha dichiarato l’Assessora alla Scuola del Municipio Roma VIII, Francesca Vetrugno aggiungendo “sono stata insegnante, vicepreside e ora dirigente scolastica, e poter contribuire ad un progetto che vede la comunità territoriale prendersi cura della sua scuola, oltre al suo impatto sociale ed ambientale ha per me un particolare valore educativo”.
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