Nasce la CER Mira Energetica. Quando le associazioni fanno scuola

Novità da ènostra   Comunità energetica   
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4 Febbraio 2025

A Mira le associazioni locali sono foriere di innovazione sociale e hanno spinto il Comune a promuovere la costituzione di una CER a beneficio dell’intero territorio

Naviglio del Brenta, Mira. Wikisource

Quattro impianti fotovoltaici sui tetti di scuole pubbliche alimenteranno la CER “Mira Energetica”, nata il 23 gennaio 2025 nel Comune di Mira, a pochi chilometri dalla laguna veneziana.

Una trentina le socie e i soci fondatori della comunità, che punta a raggiungere circa 160 membri. Movimento Mira 2030, Mira Gas, Opzione Zero e Hilarius sono le associazioni locali che da anni fanno divulgazione sul tema e che hanno lavorato con il Comune di Mira a questo progetto.

“La storia della CER Mira Energetica dimostra che la determinazione e l’entusiasmo dei movimenti dal basso dei cittadini possono fare la differenza, eccome”, commenta Fabrizio Speronello, presidente del Movimento Mira 2030 e socio attivo di ènostra, nonché membro del CdA della CER Mira Energetica.

Quando ancora le comunità energetiche non erano state codificate dalla normativa, le associazioni di Mira si erano già interessate al nuovo modello di condivisione dell’energia: “Appena è stato possibile, con l’emanazione dei decreti attuativi, ci siamo mossi”.

Inizialmente hanno portato avanti un’iniziativa di CER in autonomia, per candidarsi in tempo al Bando Regionale che scadeva nel gennaio del 2024 e che avrebbe finanziato impianti per CER e costituzione dei soggetti giuridici. Da qui nascerà Mira CER, con due impianti ad oggi in cantiere da circa 20 kWp.

“Nel frattempo però grazie a un lento lavoro di sensibilizzazione, abbiamo spronato il Comune ad agire e, nonostante un po’ di inerzia iniziale, l’amministrazione pubblica ha deciso di farsi promotrice di un progetto CER più ambizioso”, spiega Fabrizio Speronello.

Ed ecco che, dopo la consulenza di ènostra per lo studio di fattibilità, si giunge alla progettazione di quattro impianti su quattro scuole pubbliche e il 23 gennaio 2025 nasce la CER Mira Energetica, con l’idea che la prima pioniera “Mira CER” venga inglobata dalla seconda per unire le forze.

Gli impianti e i benefici attesi

Ecco i quattro impianti in cantiere, distribuiti su due cabine primarie:

  • Scuola primaria “Ippolito Nievo”: 45,15 kWp
  • Scuola primaria “E. De Amicis”: 39,99 kWp
  • Scuola primaria “G. Leopardi”: 43,86 kWp
  • Scuola secondaria di primo grado “F. Petrarca”: 64,07 kWp

Secondo le stime condotte da ènostra attraverso lo studio di fattibilità, l’energia che ogni anno potrà essere condivisa dai membri è pari a circa 88 MWh, che corrisponderebbero a circa 16 mila euro di benefici economici. Il 5 febbraio 2025 il CdA della CER si riunirà per discutere del Regolamento e stabilire quindi come reinvestire gli incentivi.

Uno dei temi sul tavolo sarà inoltre l’ampliamento della comunità: Mira Energetica copre due delle quattro cabine primarie presenti nel Comune e l’obiettivo è trovare spazi pubblici o privati dove poter realizzare impianti e allargare la CER al resto del territorio. “Oltre a interagire con le realtà associative e le parrocchie”, conclude Fabrizio Speronello, “vogliamo continuare a fare rete e proseguire con il lavoro di sensibilizzazione culturale, che è fondamentale perché il progetto sia sentito e condiviso”.