Le ultime sul gas, due notizie da NY, gli incendi a Los Angeles e molto altro
;Una sintesi della rassegna stampa settimanale di Gianluca Ruggieri su energia, clima e ambiente per Il giusto clima su Radio Popolare
Il 2025 si è aperto con il mancato rinnovo del contratto quinquennale tra Gazprom e l’ucraina Naftogaz per il transito del gas in Ucraina verso l’Europa. Avevamo già parlato a dicembre dell’aumento dei prezzi e dell’analisi di Ecco Climate e, ora che il gas russo non può più passare dall’Ucraina, sono saliti ulteriormente: intorno alla fine del 2024 hanno superato i 50€/MWh, oltre il doppio rispetto al periodo precovid.
Il gas russo è sostituito in parte dalle scorte accumulate durante i mesi scorsi e in parte dalle importazioni di Gas Naturale Liquido, che è molto più caro.
Il rigassificatore tedesco di Wilhelmshaven, che doveva essere disattivato per i primi mesi del 2025, continuerà a funzionare e si è ravvivata anche l’attività speculativa sui mercati internazionali e sulla borsa di Amsterdam.
A uscirne bene sono gli Stati Uniti, che sono il maggior produttore mondiale di gas e che ne esportano circa 100 miliardi di metri cubi l’anno, di cui circa la metà in Europa. Il guadagno non è affatto irrilevante e sarà da vedere se sopravviveranno due lasciti del mandato Biden che vanno nella direzione dell’abbandono del gas:
- il blocco all’autorizzazione di nuovi terminali per l’esportazione (avvenuto un anno fa e seguito dallo studio uscito di recente, commissionato dall’amministrazione USA)
- la decisione, presa a pochi giorni dal termine della presidenza di Biden, di vietare nuove attività di perforazione nelle acque federali degli Stati Uniti. Divieto che riguarda l’intera costa atlantica, il Golfo del Messico orientale, la costa del Pacifico al largo della California, dell’Oregon dello Stato di Washington e un tratto del Mare di Bering al largo dell’Alaska.
Trump ha subito annunciato che provvederà a rimuovere la limitazione alle nuove perforazioni.
Prosegue la guerra commerciale tra USA e Cina
- Il Ministero del Commercio cinese ha proposto delle restrizioni all’esportazione di alcune tecnologie utilizzate per la produzione di componenti per le batterie e per la lavorazione di minerali critici come litio e gallio. Cosa che potrebbe ostacolare i piani di espansione dei principali produttori cinesi di batterie, tra cui CATL, e alcuni investimenti stimolati dal piano federale statunitense.
- Proprio CATL, la più grande produttrice mondiale di batterie, è stata aggiunta a una lista di aziende cinesi accusate dal Ministero della Difesa USA (il Pentagono) di collaborare con l’esercito cinese.
Due notizie da New York
- Dal 5 gennaio a New York si paga un pedaggio d’ingresso di 9 dollari per le auto e di 21 dollari per i furgoni. L’idea è di raccogliere fondi da investire nella rete di trasporti pubblici.
- A partire dal 2028, lo Stato di New York, grazie a un disegno di legge firmato giovedì dal governatore Kathy Hochul, multerà le compagnie di combustibili fossili per un totale di 75 miliardi di dollari nei successivi 25 anni per pagare i danni causati al clima. La legge intende spostare una parte dei costi di adattamento al cambiamento climatico dai singoli contribuenti alle compagnie petrolifere, del gas e del carbone. Il denaro raccolto sarà speso per mitigare gli impatti del cambiamento climatico, compreso l’adattamento di strade, trasporti, sistemi idrici e fognari, edifici e altre infrastrutture.
Elettricità pulita in UK
In dieci anni è raddoppiata la quota di elettricità da rinnovabili e dimezzata quella da fossili. Come sappiamo, l’anno scorso è stato spento l’ultimo impianto a carbone e oggi le fossili producono solo il 28% del totale dell’elettricità.
L’incendio più distruttivo della storia di Los Angeles
La situazione degli incendi a Los Angeles è gravissima e decisamente fuori stagione visto che siamo in pieno inverno. Al 9 gennaio 2025, data di pubblicazione di questa news, ci sono almeno 5 morti e 130 mila evacuati. Un milione e mezzo di persone sono rimaste senza energia elettrica. L’acqua del rubinetto potrebbe non essere più potabile. Gli incendi hanno raggiunto la zona tra Santa Monica e Malibù dove vivono le star di Hollywood e hanno distrutto anche numerose ville di VIP. Il presidente uscente Joe Biden ha annullato il suo viaggio in Italia.
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