Impianto collettivo: ecco la tariffa a prezzo fisso
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Calcola il risparmio e il numero delle azioni in base ai consumi
Partiamo da una premessa: siete interessati e motivati a raggiungere l’indipendenza energetica. Per questo siete decisi a diventare soci sovventori della turbina dell’impianto eolico collettivo che nascerà a Candela, nel foggiano a metà 2019. Oppure avete già sottoscritto le vostre azioni e ora siete interessati a sapere se, aggiungendo altre azioni, avrete dei benefici. Bene, da oggi è più semplice decidere quanta energia “mettere da parte” per il nostro consumo. E in più avere una stima del risparmio che ne otterremo rispetto alle tradizionali tariffe a prezzo variabile.
Di seguito vi diamo alcune indicazioni sui kWh a prezzo fisso e relativa tariffa.
Chi ha seguito il progetto sin dagli inizi si chiederà perché queste informazioni vengono date ora e non all’inizio della raccolta fondi. Il motivo sta nel fatto che solamente ora, dopo progressivi affinamenti sul business plan e sulla scelta dell’aerogeneratore, siamo in grado di confermare ciò che finora abbiamo considerato come ipotesi.
Quanto condividiamo di seguito è un grande punto di arrivo per la definizione della sostenibilità economica del progetto, pur in attesa di concludere l’iter autorizzativo della turbina e ottenere l’accesso agli incentivi.
Le informazioni che vi diamo quindi con questa comunicazione sono due:
- Di quanti kWh a prezzo fisso posso beneficiare con la mia sottoscrizione
- Qual è la tariffa fissa a cui posso accedere
1 – Il pacchetto di kWh
Esiste un rapporto tra l’importo sottoscritto e la quota di kWh a prezzo fisso che spettano al socio sovventore e questo rapporto è 3 kWh annui per ogni euro sottoscritto.
Dunque, a fronte della sottoscrizione di 500 euro il socio avrà diritto a 1.500 kWh annui a prezzo fisso per 10 anni; a fronte di 1.000 euro di sottoscrizione, i kWh annui saranno 3.000 e così via.
Per essere sicuri di arrivare a coprire il proprio fabbisogno energetico solo con energia “autoprodotta” è consigliabile acquistare un numero di azioni commisurato. Il calcolo è semplice: si prende il dato di consumo annuo in kWh riportato nella bolletta e lo si divide per 3. Come risultato si otterrà il valore in euro, da arrotondare in eccesso secondo multipli di 25, e il corrispondente numero di azioni.
Il risultato in numero azioni sarà il valore suggerito che il socio andrà a inserire nel form contratto di sovvenzione. Specifichiamo “suggerito”, perché ognuno potrà sottoscrivere l’importo che ritiene, a partire dalla quota minima di 500 euro (ci sono soci che investono 10.000 o 15.000 euro!).
2 – La tariffa a prezzo fisso
Oltre alla proporzione €:kWh possiamo finalmente comunicare la tariffa a cui venderemo la nostra energia ai soci sovventori. Si parte da una soglia pari a 62 euro/MWh* per una durata di 10 anni, non indicizzato all’inflazione.
Si tratta di prezzo massimo in quanto è la tariffa prevista al raggiungimento di 500.000 Euro di capitale di sovvenzione. Abbiamo sempre affermato che “più siamo, meno spendiamo” e infatti più aumenteremo il capitale di sovvenzione, più bassa sarà la tariffa finale.
Una tariffa di 62 euro/MWh* è già una prospettiva molto interessante. Per avere un’idea e verificare l’effettivo risparmio rispetto alla tariffa variabile attualmente applicata, possiamo fare una simulazione sugli ultimi 12 mesi, sempre tenendo a mente che il prezzo dell’energia a oggi è legato alle fossili e quindi subisce variazioni, che secondo gli analisti di settore vedranno dei prezzi destinati a crescere.
Ipotizzando un consumo di 2.700 kWh/anno per una utenza domestica residente si può stimare un risparmio annuo di circa 30 euro sui prezzi del 2018. Ricordiamo che la simulazione riguarda la prima sezione della bolletta, Materia Energia o Spesa per l’Energia, essendo tutte le altre non dipendenti da ènostra.
*Tariffa calcolata ipotizzando di ottenere gli incentivi previsti dal Decreto Rinnovabili, in corso di approvazione.
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