Flessibilità locale: ènostra apre l’adesione a RomeFlex a tutti i soci di Roma città
;Conclusa positivamente la prima fase di sperimentazione, la cooperativa chiama a raccolta i soci del Comune per modulare i propri consumi elettrici e generare benefici economici
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ènostra è da sempre attenta all’innovazione e alle nuove opportunità normative legate all’evoluzione del mercato elettrico e alla progressiva digitalizzazione a favore della transizione energetica, anche al fine di erogare nuovi servizi a vantaggio dei soci. È andata proprio in questo senso l’adesione della cooperativa, tra aprile e dicembre 2024, alla sperimentazione di Romeflex, progetto ideato dal distributore locale Areti con l’obiettivo di favorire la flessibilità della rete elettrica, attraverso il coinvolgimento e il ruolo attivo delle utenze del territorio.
L’elettrificazione dei consumi e la produzione diffusa da fonti rinnovabili presentano sfide importanti per i distributori locali, che il mercato della flessibilità locale (MLF) può trasformare in nuove opportunità, sia per i gestori di rete che per gli utenti. Il ricorso alla flessibilità nelle reti di distribuzione è sempre più cruciale per raggiungere la decarbonizzazione del sistema elettrico e per ridurre il consumo dei combustibili fossili. La rete elettrica è infatti soggetta a picchi di produzione e di consumo, che ad oggi vengono gestiti attraverso l’accensione o lo spegnimento delle centrali di produzione da fonte fossile – le cosiddette fonti programmabili – compensando così picchi e mancanze di produzione da parte delle fonti rinnovabili.
In realtà l’equilibrio si può raggiungere anche attraverso pratiche individuali sostenibili, modificando e adattando i comportamenti di consumo di elettricità alle esigenze della rete in modalità “demand response”. Ad esempio, consumando o accumulando in batterie l’energia rinnovabile durante i picchi di produzione oppure, al contrario, limitando i propri consumi quando il picco di domanda di elettricità grava sulla rete.
L’obiettivo di Romeflex e gli esiti della prima fase
Attraverso il coinvolgimento e il ruolo attivo di un gruppo ristretto di utenze domestiche e altri usi nel territorio di Roma, il progetto ha sperimentato forme locali di flessibilità contribuendo alla regolazione dei flussi energetici.
A seguito dell’aggiudicazione delle aste aperte da Areti, ènostra in qualità di soggetto aggregatore (Balancing Service Provider) registrato sulla piattaforma del GME, ha messo a servizio delle utenze che si sono rese disponibili e ha ricevuto una valorizzazione economica dipendente in parte dalla potenza messa a disposizione ed in parte dal numero di ore di attivazione effettive.
Oltre alle utenze domestiche dei soci in fornitura dotati di pompe di calore, accumulo o impianti fotovoltaici, nella prima fase di sperimentazione ènostra ha coinvolto anche alcune imprese: un istituto di credito, tre esercizi commerciali, uno studio di architettura, un monastero, un ente di formazione professionale.
“Pur con tutte le incertezze che caratterizzano un progetto pilota in un mercato pionieristico”, ha commentato Mauro Gaggiotti, responsabile del progetto flessibilità per ènostra, “i soci hanno reagito con favore verso l’iniziativa, aderendo a sessioni di informazione e formazione e mostrando l’apertura e la disponibilità che da sempre caratterizza la compagine sociale della cooperativa, senza che venisse accordata alcuna remunerazione in questa fase”.
Le variabili in gioco sono diverse, tuttavia, in base all’esperienza maturata durante la prima fase, ènostra ha raccolto dati ed elementi sufficienti per una proiezione su scala annua e una stima dei possibili benefici riconoscibili a chi partecipa una volta a regime: al netto dei costi di gestione, per ogni kW di potenza messo a disposizione, ipotizzando che il servizio energia venga richiesto per 12 h/mese, è possibile maturare un beneficio tra gli 80 e i 100 euro all’anno. Verosimilmente, un’utenza domestica tipo, con potenza disponibile di 3,3 kW in assenza di tecnologie smart ready, potrebbe mettere a disposizione 0,5 kW. In questo caso i valori economici si aggirerebbero tra i 40 e gli 80 euro/anno. Invece utenze con potenza di contatore maggiore, in possesso di pompe di calore, impianti fotovoltaici, sistemi di ricarica (V1G o V2G) o di accumulo, potrebbero offrire una disponibilità più alta e di conseguenza trarne maggiori benefici economici.
La nuova fase di RomeFlex apre a tutte le utenze
Soddisfatta dei risultati ottenuti, e degli effetti di mitigazione delle congestioni sulla rete, Areti ritiene ora di proseguire nella sperimentazione.
Con l’obiettivo di estendere l’iniziativa su scala più ampia e affinare il meccanismo della flessibilità locale, ènostra è lieta di invitare i soci del Comune di Roma ad aderire alla seconda fase di RomeFlex, indipendentemente dalla potenza e dalle tecnologie a disposizione. In base alle tempistiche di adesione, i soci potranno partecipare alle nuove aste: le adesioni che perverranno entro il 23 febbraio potranno partecipare all’asta che partirà il 25 febbraio; le adesioni successive potranno partecipare all’asta che aprirà in primavera. I dettagli saranno forniti direttamente ai soci con comunicazione dedicata.
Al socio che aderisce al progetto RomeFlex verrà chiesto di definire, con il supporto tecnico di ènostra, una potenza espressa in kilowatt da mettere a disposizione della flessibilità della rete elettrica locale. In funzione della potenza concordata verrà riconosciuto al socio un premio forfettario che riceverà direttamente nella bolletta emessa al termine del periodo di disponibilità. Per il primo periodo di disponibilità (marzo, aprile, maggio – 2025) il premio offerto per ogni kilowatt messo in disponibilità è pari a 10 euro.
“Partecipando a RomeFlex, le socie e i soci di ènostra danno un contributo concreto alla sperimentazione della flessibilità locale”, afferma Sara Capuzzo, presidente di ènostra. “L’apporto di ogni singolo ‘cittadino energetico’ che sceglierà di attivarsi entro il 23 febbraio sarà prezioso e imprescindibile, ai fini della messa a regime del servizio e della valorizzazione dello stesso direttamente in bolletta. L’esperienza che matureremo sul campo insieme ai soci pionieri, cui verrà riconosciuto un premio in bolletta, ci consentirà di compiere il passo successivo, ovvero supportare, in qualità di BSP, l’erogazione della flessibilità a vantaggio delle comunità energetiche e dei relativi membri”.
Per informazioni: mauro.gaggiotti@enostra.it, davide.painini@enostra.it