Sulle colline umbro marchigiane i soci di ènostra Elena e Andrés stanno ristrutturando, con il Superbonus 110%, un casale che diventerà un agriturismo sostenibile, a ridotti consumi e dove gli ospiti parteciperanno alle attività della struttura.
Elena e il suo compagno Andrés hanno recentemente acquistato un casale nelle campagne umbro marchigiane, fra le province di Ancona e Perugia, più precisamente tra Gubbio e Fabriano. Il loro obiettivo è realizzare un agriturismo sostenibile in cui la collaborazione e la condivisione dovranno essere al centro dell’iniziativa.
“Abbiamo comprato questo casale che ha 25 anni – ci spiega Elena – e adesso, utilizzando il Superbonus del 110%, stiamo partendo con la ristrutturazione e l’efficientamento energetico seguendo il progetto dello lo studio di architettura Atelier delle Verdure di Milano. Nel corso di quest’anno verrà realizzato il cappotto termico e tutti gli impianti per la generazione del calore, che ci permetteranno di passare, secondo le stime dei tecnici, da Classe E a Classe A4. Non solo energia. Interverremo anche sulla regimentazione delle acque piovane e sulla permacultura, assistiti da Stefano Mattei, perché siamo lontani dall’acquedotto e dal sistema fognario. Insomma, puntiamo a un insediamento sostenibile dove tutti i consumi siano ridotti al minimo”.
Il cappotto verrà realizzato da Terrapaglia che è stata individuata attraverso un articolo pubblicato da “Italia che cambia”, ripreso anche sul nostro sito sui lavori a casa di Daniel ed Emanuela, in cui ènostra si è occupata degli aspetti di efficientamento energetico.
“L’idea che abbiamo, una volta finiti i lavori, – prosegue Elena – è di aprire alla ricezione, con un approccio che vogliamo sia basato sulla condivisione e la collaborazione, partendo dalle nostre esperienze. Io sono due anni che faccio la stagione in altri agriturismi sia per acquisire esperienza sia per capire cosa richiedono gli ospiti e valutare cosa funziona e cosa no. Da qui ho avuto modo di pensare a cosa mi sarebbe piaciuto fare in una struttura tutta nostra per essere di gradimento al pubblico. Con Andrés siamo complementari, lui ha una grande manualità e si occupa di tutte le incombenze pratiche, mentre a me piacerebbe dedicarmi a una parte didattica, visto che ho sempre lavorato nell’ambito dell’educazione ambientale, con corsi e workshop.
La nostra idea è di invitare gli ospiti a condividere con noi le esperienze e a entrare in una relazione che sia al di là del semplice fatto di essere clienti di un agriturismo”.
E questo è un altro obiettivo che Elena e Andrés si sono posti: valorizzare il territorio che circonda la loro struttura, poco conosciuto e poco frequentato anche perché lontano dalle grandi strutture ricettive di altre zone dell’Italia centrale. Per questo Elena sta seguendo un corso per diventare guida ambientale escursionistica.
“Questa zona dell’Appennino è stata negli anni disboscata – conclude Elena – per permettere gli allevamenti allo stato brado, una delle poche attività redditizie della zona, e ci piacerebbe in un prossimo futuro contribuire a rimboscare una parte del territorio e portare avanti il progetto di una fattoria didattica. I prossimi passi saranno, finiti i lavori, aprire nel 2022 un B&B per un massimo di 10 persone, procedere quindi a un ampliamento del casale, acquistare altro terreno limitrofo al nostro e diventare azienda agricola. A quel punto saremo un agriturismo a tutti gli effetti, anche se vogliamo non superare i 15 ospiti perché ci interessa instaurare una relazione diretta con chi soggiornerà da noi. Puntiamo ad avere soggiorni lunghi per una vacanza legata al benessere, alla condivisione e alla valorizzazione resiliente del territorio, in cui sia possibile organizzare sessioni mattutine di yoga, imparare a fare il pane con lievito madre o altre attività e, perché no, avere la possibilità di lavorare da remoto con una buona connessione”.
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