Flessibilità energetica: ènostra partecipa al progetto sperimentale RomeFlex
;La cooperativa ha aggregato socie e soci romani per partecipare al progetto pionieristico RomeFlex teso a promuovere una smart grid locale
ènostra è stata ammessa tra i Balancing Service Provider (BSP) del progetto di flessibilità energetica RomeFlex con la partecipazione di alcune socie e soci romani. Si tratta di un’iniziativa pionieristica ideata dal distributore energetico locale Areti, in cui le utenze domestiche svolgono un ruolo attivo e contribuiscono alla regolazione dei flussi energetici per sperimentare forme locali di flessibilità e promuovere una smart grid sul territorio.
Il progetto si svolgerà da febbraio ad aprile 2024, quando le utenze coinvolte si sono rese disponibili a modulare i propri consumi su richiesta del distributore locale. ènostra si è candidata come soggetto aggregatore (appunto, Balancing Service Provider) riunendo sette socie e soci di ènostra in possesso di una pompa di calore per riscaldamento e raffreddamento, di un fotovoltaico con accumulo oppure di un’auto elettrica.
Per partecipare al progetto Romeflex ènostra si è accreditata sul portale del GME (Gestore Mercati Energetici) che gestisce il Mercato della Flessibilità Locale e dove si sono registrati 15 BSP tra i principali player del mercato.
Prerequisito per la partecipazione a RomeFlex era risiedere nelle zone toccate dalla sperimentazione a Roma ed essere in possesso di sistemi di consumo o di produzione modulanti con potenza minima di 300 Watt. Nel periodo da febbraio ad aprile le utenze che hanno aderito a RomeFlex ridurranno i loro prelievi o immetteranno energia (per coloro in possesso di impianti di generazione con accumulo) nei momenti in cui lo richiederà Areti, nella fascia oraria tra le 12 e le 15 dei giorni feriali.
Il lavoro da fare è molto, in primis andrà realizzato un modello di gestione delle risorse disponibili che sia il meno impattante possibile sulle abitudini ed i comportamenti delle socie e dei soci. L’idea è quella di di sviluppare uno strumento che permetta a ènostra di attivare le risorse disponibili sulla base delle richieste del distributore locale. Areti riconoscerà al soggetto aggregatore (ènostra) un beneficio economico per il servizio prestato dalle utenze, la cui destinazione verrà stabilita sulla base degli esiti della sperimentazione.
“Ciò che ci ha spinto a partecipare a questo progetto è stata l’idea che gli utenti finali possano essere i protagonisti diretti di questo nuovo modello di gestione della rete”, ha commentato Mauro Gaggiotti, referente CER di ènostra e coordinatore del progetto, “ciò che ci ha definitivamente convinto sono state, però, la curiosità e la propensione alla sperimentazione di socie e soci di ènostra”.
Perché un progetto che promuove la flessibilità energetica
La flessibilità nelle reti di distribuzione è sempre più cruciale per raggiungere la decarbonizzazione del sistema elettrico e per ridurre il consumo dei combustibili fossili. La rete elettrica è infatti soggetta a picchi di produzione e di consumo, che ad oggi vengono gestiti attraverso l’accensione o lo spegnimento delle centrali di produzione da fonte fossile – le cosiddette fonti programmabili – compensando così picchi e mancanze di produzione da parte delle fonti rinnovabili.
L’equilibrio si può raggiungere modificando e adattando i comportamenti di consumo di elettricità alle esigenze della rete in modalità “demand response”. Ad esempio, consumando o accumulando in batterie l’energia durante i picchi di produzione oppure, al contrario, limitando i propri consumi quando la domanda di elettricità è satura.
La flessibilità della distribuzione elettrica costituisce un tassello imprescindibile della transizione alle rinnovabili, che presuppone anche il ruolo attivo e centrale del cittadino, la sua consapevolezza e il cambiamento di comportamenti. In futuro, una capillare flessibilità permetterà di non essere dipendenti dalle centrali fossili per poter mantenere l’equilibrio della rete: il progetto RomeFlex è quindi un primo piccolo passo in questa direzione, a cui ènostra ha voluto dare il suo contributo con il coinvolgimento di socie e soci.