Come la redazione di ènostra ha già avuto modo di ricordare, a partire dal 1° luglio del 2019, la riforma del mercato elettrico ha previsto la fine della maggior tutela e tutti saremo “costretti” a scegliere un fornitore nel mercato libero (per maggiori info vedi news).
Per evitare di subire decisioni imposte dall’alto, è bene che, chi oggi è in regime di maggior tutela, assuma fin d’ora consapevolezza di come funziona il mercato libero dell’energia elettrica, cominciando a familiarizzare con le offerte dei diversi fornitori e a valutare le tariffe più adatte al proprio stile di vita.
Sul territorio nazionale sono diverse centinaia le aziende abilitate a vendere l’energia elettrica ai clienti domestici e le imprese connesse in bassa tensione oggetto della riforma. Inoltre, ogni fornitore offre più piani tariffari. Con un numero così elevato di aziende, diventa assai complicato confrontare in maniera semplice e veloce le loro offerte. Come fare?
I comparatori di offerte
In internet ci sono molti siti che consentono di mettere a confronto le offerte presenti sul mercato libero dell’energia elettrica. Non tutti, però, lo fanno con trasparenza o in modo esaustivo, e spesso promettono fin da subito sconti mirabolanti, senza conoscere i consumi specifici dell’utente. Senza di essi, infatti, è difficile stimare uno sconto che abbia una minima attinenza con la realtà. Occorre, dunque, prestare molta attenzione agli elenchi delle offerte forniti, per capire se, effettivamente, sono adatti alle nostre esigenze e capire se è opportuno fornire dati personali non necessari a comparare le offerte, come per esempio il nome, il cognome e il numero di telefono.
Il Trova offerte dell’Autorità per l’energia
Se vogliamo andare sul sicuro, possiamo utilizzare il servizio messo a disposizione dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico: l’ente superpartes che regola il mercato dell’energia e tutela i consumatori. Si tratta del servizio “Trova offerte”, accessibile in maniera gratuita su internet, grazie al quale è possibile avere un elenco delle tariffe presenti sul mercato. Usarlo è molto semplice. Il sistema richiede l’inserimento di pochi e semplici dati:
• il CAP del comune dell’utenza elettrica,
• la tipologia di offerta alla quale si è interessati: prezzo uguale in tutte le fasce orarie (tariffa monoraria) o diverso a seconda della fascia oraria (tariffa bioraria); oppure ancora prezzo variabile o con prezzo bloccato,
• la potenza del contatore,
• il consumo annuo, facilmente reperibile in bolletta oppure, in assenza di consumi storici, stimabile attraverso il calcolatore messo a disposizione dal servizio stesso.
Alla fine si ottiene una schermata che elenca le offerte attive nella nostra città e che rispondono alle caratteristiche da noi indicate.
Se si clicca sulla lente accanto al nome di ciascuna delle offerte elencate, appare una schermata in cui essa viene presentata in maniera molto dettagliata: stima della spesa annua con le diverse componenti che formano il prezzo totale; le informazioni di base dell’offerta (durata del contratto, modalità di recesso, servizi accessori a carico del cliente, modalità di pagamento ecc.); le prestazioni supplementari; gli sconti eventuali.
Il solo limite di questo servizio è di non coinvolgere tutte le aziende presenti sul mercato: quelle che vi aderiscono lo fanno in maniera volontaria, a differenza di quanto avviene in alcuni paesi stranieri dove l’adesione a questo tipo di servizio è obbligatoria.
In ogni caso, l’Autorità è già al lavoro per attuare quanto previsto dalla Legge 124/2017, nota anche come “legge sulla concorrenza”, la stessa che ha decretato la fine della maggior tutela. Secondo tale legge, per garantire la piena confrontabilità delle offerte e la loro evidenza pubblica, entro il 29 gennaio 2018, l’Autorità dovrà predisporre un “portale informatico per la raccolta e pubblicazione in modalità open data delle offerte vigenti sul mercato di vendita al dettaglio di energia elettrica e gas, con particolare riferimento alle utenze domestiche, alle imprese connesse in bassa tensione e alle imprese con consumi annui non superiori a 200.000 standard metri cubi (Smc)” (v. Art. 1 comma 62) . Gli operatori della vendita di energia elettrica o gas sul mercato italiano sono tenuti a trasmettere tali offerte per la loro pubblicazione nel portale.
Da parte di ènostra vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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