Per sua natura e missione ènostra incoraggia i propri soci, e i consumatori in genere, a razionalizzare la spesa energetica e ad abbattere i costi in bolletta, laddove possibile. Scegliere la potenza del contatore più adatta al profilo di consumo è un’azione efficace in questo senso.
Dal 2017 sono entrate in vigore nuove regole che consentono alle famiglie di adeguare maggiormente la potenza impegnata del contatore in base all’utilizzo dell’energia elettrica, offrendo anche opportunità di risparmio (v. news ènostra Dal 1° aprile agevolazioni per chi varia la potenza del contatore). Sul tema l’Autorità per l’energia ha recentemente pubblicato ulteriori precisazioni utili per chi intende intervenire sulla potenza tenendo conto del proprio profilo di consumo.
Per oltre il 90% delle case italiane la potenza impegnata è tipicamente 3 kW, perché la granularità della potenza per i piccoli clienti in bassa tensione (fino allo scorso anno era 1,5, 3, 4,5 o 6 kw) offriva alternative o troppo restrittive (impegnare solo 1,5 kW avrebbe comportato il rischio di frequenti “scatti” del contatore), o troppo costose (impegnare 4,5 kW avrebbe comportato un deciso aumento della bolletta) e quindi poco convenienti.
Come già evidenziato, dal 1° gennaio 2017 questi clienti possono invece selezionare il valore della potenza più adatta al proprio profilo di consumo con variazioni di 0,5 kW fino a 6 kW di potenza impegnata, di 1 kW tra 6 a 10 kW, mentre per valori superiori si scatta di 5 kW in 5 kW.
Le ragioni principali per apportare queste variazioni contrattuali possono essere due:
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per migliorare il proprio comfort e/o la propria efficienza energetica, installando nuovi apparecchi elettrici o riducendo il numero di occasioni in cui “scatta” il contatore;
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per risparmiare in bolletta, a fronte del fatto che non si utilizza a pieno la potenza che è stata contrattualmente impegnata.
Possono trarre vantaggio da una riduzione di potenza tutti coloro che abitano in una casa piccola e/o con un numero limitato di elettrodomestici e per i quali, quindi, 3 kW potrebbero essere anche troppi (anche ad esempio le seconde case di vacanza). In questi casi 2 o 2,5 kW potrebbero essere sufficienti e consentirebbero un risparmio annuo anche superiore a quello che oggi si può ottenere per effetto delle tariffe biorarie.
L’aumento di potenza più modulabile può invece avvantaggiare coloro che, ad esempio, vogliono installare un piano di cottura a induzione in sostituzione dei fornelli a gas. Si pensi ai casi di appartamenti nei quali acqua calda e riscaldamento sono già forniti dal condominio e quindi il gas viene utilizzato solo per la cottura; la sostituzione dei fornelli con modelli elettrici a induzione consentirebbe di ridurre i costi ed aumentare efficienza e sicurezza.
Per i clienti fino a 6 kW ogni kW di potenza impegnata pesa in bolletta per circa 23-24 €/anno e quindi questa è l’entità del risparmio che si può ottenere se si riduce di 1 kW, oppure il rincaro in cui si incorre se si aumenta di 1 kW.
Se conosci la potenza massima assorbita puoi adeguare il contatore
Per capire qual è la potenza più adatta alle esigenze di ognuno, occorre però conoscere il dettaglio dei livelli massimi di potenza prelevata nell’arco dell’anno. Mentre fino a qualche tempo fa il cliente finale non poteva disporre facilmente di questo dato, le nuove disposizioni normative vanno incontro alle esigenze del consumatore. Con la delibera 610/2015/R/COM l’Autorità per l’energia ha infatti stabilito l’obbligo per il venditore di mettere a disposizione dei clienti domestici, tramite la bolletta, l’indicazione del livello massimo di potenza prelevata per ciascun mese oggetto di fatturazione e, almeno una volta all’anno, il dettaglio dei livelli massimi di potenza prelevata mensilmente negli ultimi 12 mesi.
Come scegliere la propria potenza
Riportiamo qui di seguito, un’utile tabella redatta dall’Autorità per l’energia, che segnala quale tipo di potenza scegliere a seconda del livello massimo di potenza prelevata nei 12 mesi.
Potenza max prelevata |
Potenza impegnata necessaria |
Risparmio rispetto ai 3 kW |
Tra 2,3 e 2,7 kW |
2,5 kW |
11,93 €/anno |
Tra 1,7 e 2,2 kW |
2,0 kW |
23,86 €/anno |
Tra 1,1 e 1,6 kW |
1,5 kW |
35,79 €/anno |
Minore di 1,1 kW |
1 kW |
47,72 €/anno |
L’Autorità, precisa che questo criterio semplificato di corrispondenza tra potenza massima prelevata e potenza da impegnare contrattualmente può ritenersi ragionevole considerando che la potenza massima prelevata istantaneamente può essere maggiore di quella mostrata in bolletta. Tuttavia i limitatori di potenza installati nei contatori e che interrompono l’erogazione quando si assorbe troppa energia, sono tutti caratterizzati da banda di tolleranza a tempo inverso che può assorbire eventuali picchi.
Come chiedere la variazione di potenza
I clienti del mercato libero devono richiedere il cambio di potenza al proprio fornitore (ènostra, Enel, Eni, Edison, ecc.). Per chi invece, è in regime di maggior tutela, il cambio va richiesto al proprio esercente la maggior tutela (Enel servizio elettrico, A2A energia, ecc.).
Sei socio di ènostra è vuoi adeguare la potenza?
Nella bolletta di ènostra, il livello massimo di potenza prelevata è disponibile nella colonna laterale sinistra della prima pagina, sotto la voce “Dati tecnici”, dove è possibile conoscere anche la potenza impegnata e la potenza disponibile. Se vuoi modificare la tua attuale potenza contrattuale devi chiedere una variazione di potenza inviando l’apposito modulo a offertesoci@enostra.it.
Entro 5 gg lavorativi dalla richiesta il distributore deve aumentare o diminuire la potenza. Se l’operazione necessita di un intervento tecnico, riceverai un preventivo con indicati i tempi di esecuzione.
Per ulteriori dettagli www.enostra.it > come fare > variazione potenza nuovo contratto/contratto in essere
Per facilitare il calcolo dell’importo dovuto l’AEEGSI ha pubblicato un documento contenente Chiarimenti ed esempi applicativi. Come riportato in tabella, al contributo fisso e al contributo in quota potenza dovuti al distributore, ènostra aggiunge un costo gestionale di 7 euro a pratica. L’importo complessivo verrà addebitato nella prima bolletta utile.
Per qualsiasi esigenza di chiarimento è possibile contattare ènostra via numero verde 800 593266 (lun-ven 9.30-13, 14-16) o via email scrivendo a info@enostra.it.
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