Ecco un nuovo aggiornamento, per la rubrica Utile saperlo di ènostra, con le ultime novità della Riforma del mercato elettrico: dal 1° luglio 2019 il servizio di maggior tutela scomparirà. Lo ha deciso la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” approvata in via definitiva al Senato il 2 agosto 2017 e pubblicata in G.U. Serie Generale n.189 del 14-08-2017 (in vigore dal 29 agosto 2017).
Il provvedimento ha subìto un iter parlamentare lungo e travagliato, che ha comportato numerose modifiche al testo originariamente approvato dalla Camera dei Deputati quasi due anni fa (7 ottobre 2015). Allora, la fine della maggior tutela era stata prevista per il 1° gennaio 2018. Tuttavia, il dilungarsi dei tempi di approvazione ha costretto il Parlamento a rimandare lo stop alla data definitiva del 1° luglio 2019.
Famiglie e imprese hanno, dunque, due anni di tempo per scegliere un fornitore di energia elettrica, valutando al meglio le offerte del libero mercato. Ma cos’è la maggior tutela e cosa accadrà ai consumatori che non effettueranno una scelta entro i tempi stabiliti?
Cos’è il servizio di maggior tutela
Sono, ormai, circa 10 anni che il mercato dell’elettricità è stato liberalizzato per tutti i clienti: famiglie, piccole imprese, grandi aziende. Come accade per la telefonia, a partire dal 2007, tutti possiamo comprare l’energia elettrica dal migliore offerente e scegliere tariffe adatte alle nostre esigenze.
Per far sì che, nel passaggio dal monopolio al libero mercato, i consumatori potessero essere in qualche misura protetti, sempre nel 2007, è stato introdotto il “regime di maggior tutela”: da allora a chi non ha scelto un fornitore del mercato libero è stata applicata una tariffa nazionale, con prezzi fissati e aggiornati trimestralmente dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Da luglio 2019 questi prezzi tutelati non ci saranno più e chi oggi è in regime di maggior tutela, dovrà per forza scegliere un fornitore nel libero mercato.
Cosa accadrà a chi non sceglie
Per i clienti finali domestici e le imprese connesse in bassa tensione con meno di cinquanta dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro che non avranno scelto nessun fornitore sul mercato libero entro giugno 2019, verrà assicurato il servizio di salvaguardia. Attualmente già esistente, questo servizio prevede l’assegnazione dell’utente al cosiddetto esercente la salvaguardia, e cioè un fornitore specifico scelto dall’Acquirente Unico per ciascuna regione, tramite concorso.
Per evitare di subire decisioni imposte dall’alto, è bene, dunque, che coloro che oggi sono in regime di maggior tutela assumano fin d’ora consapevolezza di come funziona il mercato libero dell’energia elettrica, in modo da valutare con più cognizione di causa le offerte dei diversi fornitori e le tariffe più adatte al proprio stile di vita.
A questo proposito, si riporta di seguito qualche semplice consiglio che ènostra vi invita a seguire per proteggervi da eventuali pratiche commerciali aggressive da parte delle imprese di vendita:
1. Prendetevi il tempo che vi serve
Non siate tempestivi nel sottoscrivere contratti che non vi convincono. Fatevi lasciare i documenti e leggete con calma se ciò che vi è stato dichiarato verbalmente corrisponde a quanto riportato nei materiali consegnati, riservandovi eventualmente di firmare in un secondo tempo.
2. Ponete domande puntuali
Fatevi spiegare chiaramente per quanto tempo durano le condizioni che vi stanno illustrando. Chiedete quale tariffa sarà applicata al termine del periodo in questione. E, se vi parlano di un prezzo al kWh “tutto incluso”, fatevi dettagliare le voci incluse.
3. Non fornite il POD e i vostri dati
Non siete tenuti a cedere nessun dato e a fornire nessuna informazione sulla vostra utenza. Sono, infatti, sufficienti pochi dati e una firma falsificata per ritrovarsi con un nuovo fornitore, senza che l’abbiate “propriamente” scelto.
4. Diffidate dai risparmi garantiti
Chi vi contatta non può sapere quanta energia consumate e quanto la pagate in bolletta. Perciò, se vi offrono sconti “vantaggiosissimi” senza i dati su i vostri consumi, è evidente che qualcosa non torna.
5. Consultate la rubrica #Stopalletruffe
Se volete saperne di più sui raggiri più frequenti, consultate la rubrica di ènostra Stopalletruffe. Quello che leggerete nasce dai racconti dei nostri soci: ogni esperienza negativa è una preziosa occasione per fare corretta informazione, spiegare come stanno in realtà le cose e tutelare soci e consumatori, a maggior ragione oggi che il servizio di maggior tutela volge al termine.
E se vorrete saperne di più, potete contattarci al numero verde (800 593266) o scriverci via e-mail (info@enostra.it). ènostra è a disposizione di chi sceglie.
Approfondimenti:
Legge annuale per il mercato e la concorrenza ( pubblicata in G.U. Serie Generale n.189 del 14-08-2017, in vigore dal 29 agosto 2017)
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