Vi proponiamo questa interessante intervista di Luca Martinelli di Altreconomia a Giovanni Teneggi, il Direttore generale di Confcooperative Reggio Emilia, che racconta di come la cooperazione può rinnovarsi e aiutare a superare le crisi moderne.
Pochi giorni dopo l’apertura delle candidature ai gruppi territoriali di ènostra, l’intervista a Giovanni Teneggi ci conferma come, ancor di più in questo difficile momento di crisi, la partecipazione e il dialogo costante sia fondamentale.
Secondo il Direttore generale di Confcooperative di Reggio Emilia, durante gli ultimi venti anni, la cooperazione ha perso il suo radicamento storico nei territori, ed in molti casi, si è trasformata in mera offerta di prestazione. La crisi che stiamo passando, ci ricorda i principi che ci aiuteranno a superarla, quelli che dobbiamo necessariamente riscoprire, cioè quelli della conversazione, dell’ascolto e dell’innovazione costante.
“Mille prestazioni sanitarie date su un territorio in modo individuale e da punti distanti e riconoscibili non valgono 700 date da un’istituzione “presente” a quella popolazione” – spiega Teneggi.
La cooperazione dovrebbe ritornare ad essere lo spazio entro il quale un socio o una socia può interpretare un proprio bisogno o esprimere un’aspirazione. Il “settimo tempo” per Giovanni Teneggi è proprio questo, la riscoperta del metodo della cooperazione di comunità, quando la conversazione e la presenza soggettiva spingono la comunità ad aderire al progetto del singolo, mettendo in pratica un “principio di efficienza nella rarefazione”.
Comments are closed.