Diventato Legge nella scorsa estate questa misura sta iniziando a dare i primi risultati.
Dal settore dell’edilizia arrivano segnali di crescita incoraggianti, al contrario di altri settori industriali che sono stati toccati in maniera significativa dalla crisi innescata dal Covid-19. Il Superbonus edilizio al 110% sta infatti facendo lievitare il comparto. A oggi, e secondo noi siamo appena agli inizi, ci sono nel nostro Paese quasi 3.000 cantieri aperti, di cui la maggior parte, 1.770, su edifici unifamiliari, 973 su unità immobiliari indipendenti e 217 per interventi condominiali. Questi ultimi sono, per ora, in numero ridotto viste le difficoltà burocratiche a cui bisogna far fronte.
L’efficientamento energetico e l’ammodernamento dei nostri edifici è un aspetto estremamente importante, dato che il nostro patrimonio edilizio è tra i più vecchi d’Europa. Di questo e di altro si è parlato anche in occasione della presentazione del secondo Smart Building Report redatto dall’Energy&Strategy Group, School of Management Politecnico di Milano.
Secondo il report, il volume complessivo di investimenti in Smart building in Italia nel 2019 ha superato gli 8 miliardi di euro, anche se solo il 25% degli interventi effettuati, ha riguardato soluzioni effettivamente smart, capaci cioè di trasformare o dotare un edificio di “intelligenza” e autonomia di gestione. Il restante è stato speso per dotare gli edifici di tecnologie di generazione di energia rinnovabile e di efficienza energetica che garantiscano il comfort, la sicurezza e la salute di chi ci vive.
Nella figura sono indicati gli investimenti per tecnologia nel 2019, in linea con quelli dell’anno precedente.
Nel corso della presentazione del report si è discusso di Superbonus, che ha riscontrato un grande interesse da parte del mercato, anche se tutt’ora soffre di alcune incertezze dovute all’estensione del periodo di validità – non si è ancora certi della proroga al 2022 in quanto dipende dalla ratifica del Piano italiano del Next Generation EU – all’obbligo di congruità urbanistica e all’assenza di alcune indicazioni sui processi di controllo successivi all’investimento. È pur vero che questa misura prevista dal Governo nella scorsa estate sta sensibilmente aumentando la domanda da parte di privati e amministratori di condominio per gli interventi ammessi dal Superecobonus e ha creato fermento anche tra gli operatori.
Siamo convinti, soprattutto se il nuovo Governo nei prossimi mesi confermerà o estenderà ulteriormente la proroga della scadenza finale, che questa misura potrebbe trainare non solo il settore dell’edilizia in senso stretto, ma tutta una serie di filiere collegate che ne potrebbero trarre vantaggio sia in termini economici sia in termini di occupazione e con un’accelerazione sulla transizione energetica.
ènostra affianca i soci che vogliono intraprendere i lavori di efficienza energetica avvalendosi del Superbonus per la propria abitazione. Vai nella pagina dedicata sul sito per saperne di più.
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