Se non vogliamo estinguerci come il dodo delle Mauritius o la tigre di Giava dobbiamo promuovere un’inversione di marcia, a favore di un’evoluzione sostenibile della nostra specie. Nuove regole, nuovi modelli economici, priorità diverse. Il programma Scala Mercalli di Luca Mercalli, andato in onda il sabato sera su RAI3 per due anni consecutivi, ha avuto il merito di trattare in prima serata con serietà e rigore, ma in chiave divulgativa, temi cruciali quali il cambiamento climatico, la questione energetica, l’esaurimento delle risorse, il problema acqua, il cibo, i rifiuti. Ha tradotto la complessità in termini accessibili e ha valorizzato proposte innovative e soluzioni promettenti.
Mai come ora abbiamo avuto bisogno di questa iniezione di consapevolezza, di visione e di assunzione di responsabilità. Anche ènostra crede nell’importanza di sostenere il programma dal basso, e si unisce al coro di voci. Scala Mercalli non deve chiudere: firma la petizione lanciata su Change.org!
Chi è Luca Mercalli, autore del programma
Luca Mercalli (Torino,1966), presiede la Società Meteorologica Italiana, ha fondato nel 1993 e dirige la rivista “Nimbus”, coordina l’Osservatorio Meteorologico del Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, fondato nel 1865.
Ha studiato scienze agrarie con indirizzo uso e difesa dei suoli e agrometeorologia all’Università di Torino, ma gran parte della sua formazione è avvenuta in Francia, dove ha vissuto a lungo e lavorato con il Laboratorio di Glaciologia dell’Università di Grenoble (LGGE) ed ha conseguito un master in geografia e scienze della montagna all’Université de Savoie, Chambéry. Ricercatore con una vasta esperienza in climatologia alpina, glaciologia e paleoclimatologia, ha fondato un sito di ricerca glaciologica presso il Ghiacciaio Ciardoney nel Parco del Gran Paradiso, che segue dal 1986.
E’ stato consulente dell’Unione Europea, estensore di un testo di legge sull’adattamento ai cambiamenti climatici in regioni montuose (2012) e lavora per la legislazione contro il consumo di suolo, ha curato varie esposizioni scientifiche sul clima (Glaciomuseo del Serrù nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, Museo Regionale di Storia Naturale Torino, MUSE Trento e Forte di Bard/Aosta) è autore di una decina di libri, tra cui, per la Società Meteorologica Subalpina: Atlante climatico della Valle d’Aosta, Il clima di Torino, Climi, acque, ghiacciai tra Gran Paradiso e Canavese, Le mucche non mangiano cemento; per Rizzoli: Filosofia delle nuvole e Che tempo che farà-Breve storia del clima con uno sguardo al futuro; per Einaudi: Viaggi nel Tempo che fa; per Chiarelettere: Prepariamoci, best seller vincitore del Premio Selezione Bancarella 2012.
Pratica ciò che predica, abitando in Val di Susa in una casa a energia solare e pompa di calore, con cisterna raccolta acqua piovana, orto, compostiera, auto elettrica, impegnato ogni giorno nella riduzione della propria impronta ecologica, che giudica comunque ancora troppo elevata…
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