Cari amici, ènostra, l’energia buona oggi ha compiuto due anni di età… e ci scappa un sorriso.
Sì, perché parliamo di un’impresa cooperativa che, autofinanziandosi e cambiando le regole del gioco, si è introdotta nel circuito economico, interpretando valori e indossando principi che nel glossario del mercato elettrico non sono nemmeno contemplati.
È a tutt’oggi una sfida, ma i risultati raggiunti fin qui rappresentano già un piccolo miracolo. Siamo infatti orgogliosi di riuscire a vendere solo energia da fonte rinnovabile con Garanzia d’Origine con tariffe allineate al servizio di maggior tutela, così come promesso sin da principio. È stato poi curioso scoprire che con i nostri prezzi – ne sono la prova i numerosi preventivi personalizzati che produciamo quotidianamente – sbaragliamo molte delle proposte delle multinazionali del fossile. Le stesse che ci perseguitano con i loro spot ammiccanti in TV, alla radio, sui quotidiani.
È questo che marca la differenza tra noi e le grandi lobby: ènostra non è animata da logiche di profitto e questo la pone, paradossalmente, in una posizione privilegiata. ènostra può “permettersi” un prezzo dell’energia equo e trasparente, che andrà pian piano a ridursi ulteriormente al crescere del numero dei soci. Può introdurre il meccanismo del ristorno di cui i soci potranno beneficiare non appena la cooperativa avrà un risultato positivo di bilancio. Può contare sul prestito sociale da parte dei soci, contenendo così le esigenze di finanziamento da parte di istituti di credito. Può misurare l’impatto degli impianti e valutare il profilo dei produttori, per assicurarsi che presto tutta l’elettricità, oltre che rinnovabile, sarà buona acquistata da impianti sostenibili ed imprese etiche. Può allargare rapidamente la comunità di soci grazie alla collaborazione e al lavoro di rete con soggetti affini. Può agire nell’interesse della comunità, consigliando i soci e fornendo servizi volti a ridurre i propri consumi (se vogliamo arrivare a soddisfare la domanda esclusivamente con energia da fonte rinnovabile, dobbiamo necessariamente ridurre la spesa energetica globale).
In questo consiste la nostra ricchezza: libertà E partecipazione. Possiamo coltivare la democratizzazione dell’energia, l’uso razionale delle risorse e il capitale relazionale, senza dover dipendere da logiche lontane dal nostro sentire. E niente. Ci scappa di nuovo un sorriso…
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