Care socie, cari soci,
nelle ultime bollette molti di voi avranno sicuramente notato un significativo incremento negli importi, soprattutto se confrontati con quelli di un anno fa.
Come saprete i prezzi dell’energia stanno aumentando per tutti (aziende, cittadini, pubblica amministrazione) in tutti i paesi d’Europa, a livelli mai visti prima. Saprete anche che questi aumenti dipendono da tanti fattori, in particolare dall’aumento del prezzo del gas naturale (fossile).
E allora è legittimo chiedersi: ma se ènostra produce, acquista e vende solo elettricità da fonti rinnovabili, perché il prezzo di questa elettricità dovrebbe aumentare quando aumenta il gas?
ènostra sta crescendo in maniera importante (anche grazie alla fiducia e all’impegno di tutti voi) ma è ancora una realtà piccola e giovane. Necessariamente ha dovuto e continua a fare scelte di estrema prudenza, a tutela della sua stessa esistenza e del capitale che tutta la comunità dei soci ha deciso di affidare alla cooperativa stessa.
L’energia che ènostra vende ai propri soci è in parte autoprodotta (impianti collettivi finanziati con capitale di sovvenzione), in parte acquistata da impianti selezionati (soci produttori) e per la parte restante, ad oggi ancora significativa, acquistata a prezzo di borsa, da altri produttori di energia rinnovabile di mercato attraverso le Garanzie d’Origine.
L’energia non autoprodotta è acquistata ad un prezzo variabile indicizzato al PUN (Prezzo Unico Nazionale), perciò è soggetta alle stesse fluttuazioni che registra il mercato (che è unico per tutte le fonti di generazione). Tra le scelte cautelative c’è quella di vendere l’elettricità allo stesso prezzo a cui viene acquistata, più un piccolo margine per coprire i costi operativi (per le utenze domestiche si tratta di 1,14 centesimi di euro a chilowattora, circa 20-25 euro all’anno mediamente per utenza). Sia lo schema, che il margine applicato alla tariffa variabile, sono rimasti invariati da quando ènostra ha attivato le forniture di elettricità, nel 2016.
È lo stesso schema che seguono le tariffe variabili offerte sul mercato libero e anche la tariffa di Maggior Tutela dell’autorità (ARERA). La differenza principale è che nel servizio di Maggior Tutela gli aggiornamenti sono trimestrali, nelle tariffe di ènostra sono mensili (quindi salgono e scendono più velocemente, ma alla fine la dinamica è la stessa). Si tratta di un approccio prudenziale che, in questa fase di impennata dei prezzi, ha messo la cooperativa al riparo dal rischio di fallimento che sta investendo diversi operatori del settore. Nessun extra profitto da un lato, nessun pericolo di tracollo dall’altro.
ènostra però è anche una società di produzione. Qual è la proposta per chi partecipa alla nuova capacità rinnovabile?
Ènostra ad oggi possiede impianti rinnovabili che ricevono gli incentivi pubblici. Per alcuni impianti il regime incentivante impone la rinuncia alla possibilità di utilizzo dell’elettricità ai fini della vendita; per altri impianti invece si ottiene l’incentivo e si può comunque vendere l’energia prodotta.
In base al modello di chiusura del cerchio tra produzione e consumo promosso da ènostra, questa quota di energia è riservata ai soci sovventori, quelli storici, grazie ai quali gli impianti sono stati realizzati (o acquisiti), e quelli nuovi che impegneranno risorse proprie per aumentare la capacità produttiva della cooperativa investendo nel Fondo Produzione. Ai sovventori è offerta la possibilità di accedere alla tariffa Prosumer, legata al costo di generazione e gestione del parco impianti: al momento la tariffa Prosumer è una tariffa domestica, solo per la casa, a prezzo fisso, che può essere rivisto annualmente, una volta chiuso il bilancio, a seconda dell’efficienza, della disponibilità e dei costi di produzione degli impianti di ènostra nell’anno concluso. Anche in questo caso la scelta è di prudenza: possiamo offrire a prezzo fisso solo la quantità di energia di cui realmente disponiamo (ad oggi fotovoltaica ed eolica).
Abbiamo chiamato la campagna 2021 di promozione della tariffa prosumer “Libertà è autoproduzione” proprio per sottolineare il fatto che, finanziando la produzione dell’energia che consumiamo, abbiamo l’opportunità di sganciarci dalle fossili e pagare un prezzo svincolato dalle oscillazioni del mercato correlate.
Dopo un anno di esperienza di tariffa prosumer, abbiamo la necessità di effettuare alcuni aggiustamenti all’offerta e alla piattaforma di sottoscrizione (emersi anche dai suggerimenti dei sovventori stessi), per cui per il mese di gennaio le nuove attivazioni della tariffa prosumer saranno sospese. A partire da febbraio la piattaforma sarà nuovamente attiva e, nel corso del 2022, sarà aperta anche ad imprese e organizzazioni.
In conclusione
L’obiettivo di ènostra è di arrivare a vendere ai soci solamente energia autoprodotta o tracciata (ovvero acquistata direttamente dai soci produttori), nonché di concretizzare le opportunità a vantaggio delle socie e dei soci che via via andranno a crearsi grazie in particolare al recepimento delle Direttive 2018/2001 (RED II) e 2019/944 (Mercato elettrico). Insieme a voi, socie e soci che partecipate alla sfida, intendiamo continuare a dare anima e corpo al modello della transizione dal basso, portandola sempre più alla portata di famiglie, imprese e territori.
Compatibilmente con le esigenze di equilibrio di bilancio e con il limitato margine operativo che la cooperativa può attivare, stiamo valutando azioni di mitigazione delle bollette, che si aggiungeranno agli interventi governativi (annullamento/riduzione oneri di sistema). Nel frattempo, oggi più che mai il suggerimento migliore che possiamo condividere per contenere la bolletta è il risparmio energetico: intervenire sul proprio edificio, sugli impianti, sugli elettrodomestici, razionalizzare il più possibile i consumi e adottare comportamenti virtuosi.
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