Cinque sedi di Oxfam Italia passano a ènostra per la fornitura di elettricità e la Onlus stringe con la cooperativa una partnership basata sulla condivisione di valori di sostenibilità e lotta alle disuguaglianze
ènostra è felice di accogliere nella propria comunità di partner Oxfam Italia, ONG che fa parte della confederazione Oxfam International, attiva da oltre 70 anni in tutto il mondo.
Movimento globale di persone che lavorano insieme per porre fine all’ingiustizia e alla povertà, Oxfam International è operativa in ben 85 Paesi, ha quattro mila partner a livello globale e ben 21 ONG appartenenti alla confederazione. Oxfam Italia è proprio una di queste, che ha preso forma a partire dall’esperienza di Ucodep, organizzazione che per oltre 30 anni è stata attiva nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale, sia nei paesi del Sud del mondo che in Italia.
Nata negli anni ’70 come associazione di volontariato, Ucodep nei decenni successivi si è strutturata e professionalizzata, partecipando poi nel 2009 al G8 de L’Aquila come Ufficio Campagne con Oxfam International. Sulla scia di questa esperienza, nel 2012 Ucodep ha assunto la denominazione di Oxfam Italia, entrando ufficialmente nella confederazione internazionale Oxfam e portandovi la propria expertise sull’accoglienza dei migranti, l’intercultura e il sostegno ai piccoli produttori nelle filiere del cibo.
La partnership tra ènostra e Oxfam Italia
Oxfam Italia ha deciso di utilizzare l’elettricità 100% rinnovabile di ènostra in cinque punti di fornitura: nella sede legale ad Arezzo, in quella operativa di Firenze e nelle altre tre sedi di Oxfam Impresa Sociale sempre in Toscana.
La partnership inaugura una reciproca mutualità tra le due realtà: l’ONG promuoverà la fornitura di ènostra tra le sue socie e i suoi soci, e la cooperativa permetterà loro di accedere ad agevolazioni sulle tariffe domestiche (Mono-oraria e Multi-oraria), Terzo Settore e Imprese.
“Siamo felici di far parte del network ènostra, un provider di energia da fonti 100% rinnovabili. Questa scelta è parte del nostro impegno come organizzazione per la sostenibilità ambientale, per il contrasto ai cambiamenti climatici”, ha commentato Roberto Barbieri, Direttore Generale di Oxfam Italia, “Una transizione energetica giusta e che mette al centro le persone è un tassello fondamentale per la lotta alle disuguaglianze.”
“Siamo fieri di accogliere nella nostra comunità una ONG del calibro di Oxfam Italia, che da decenni è impegnata nel contrasto alle disuguaglianze e nell’inclusione sociale”, ha commentato Costanza Boggiano, responsabile delle partnership di ènostra. “Con l’amplificarsi delle crisi globali, negli ultimi anni l’intersezionalità delle lotte si è mostrata con sempre maggiore forza anche quando parliamo di energia e cambiamento climatico: non ci può essere giustizia climatica senza giustizia sociale, come ha di recente evidenziato anche Oxfam International pubblicando l’importante report Climate Equality. A Planet for the 99%, di cui abbiamo scritto anche noi. ènostra sposa totalmente questo approccio ed è quindi felice di aver avviato questo percorso di alleanza con una realtà così affine”.
La campagna #LaGrandeRicchezza
La rete di partnership di ènostra non è composta da isole, al contrario è una fitta ragnatela di rapporti che spesso si concretizzano in campagne e obiettivi comuni. Ne è un esempio il fatto che Oxfam Italia abbia lanciato con il nostro partner Radio Popolare la campagna #LaGrandeRicchezza, a supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere alla Commissione UE l’istituzione di un’imposta sui grandi patrimoni.
Il recente report Climate Equality: a Planet for the 99% ha messo in luce la stratosferica sproporzione delle emissioni provocate dall’1% più ricco al mondo – che genera tanta CO2 quanto i 5 miliardi più poveri – individuando proprio nella tassazione uno strumento di grande utilità per garantire che la transizione avvenga in maniera efficace e giusta.
In Italia un’imposta come quella proposta da Oxfam e Radio Popolare, rivolta al solo 0,1% più ricco della popolazione (ovvero chi ha un patrimonio netto individuale sopra i 5,4 milioni di euro) avrebbe un potenziale di gettito di 13,2 – 15,7 miliardi di euro all’anno, che verrebbero indirizzati ad investimenti per sostenere l’inclusione sociale e la transizione ecologica.
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