Secondo il Rapporto 2016 dell’International Renewable Energy Agency (IRENA) sono più di 8,1 milioni le persone impiegate a livello internazionale nel settore delle energie rinnovabili.
Il rapporto, intitolato Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2016 dimostra come nel 2015 gli impiegati nel settore delle energie rinnovabili siano aumentati del 5%: da 7,7 milioni del 2014 a 8,1 del 2015. A questa cifra vanno aggiunti 1,3 milioni di posti di lavoro del settore idroelettrico, prima stima ufficiale di sempre del settore.
La crescita è in leggera diminuzione rispetto a quanto dichiarato nel rapporto 2015: l’incremento registrato nel 2014 rispetto al 2013 era stato, infatti, del 18% (da 6,5 a 7,7 milioni). Nonostante ciò, il numero totale di posti di lavoro nel settore rinnovabili a livello globale continua a crescere, in netto contrasto con i mercati del lavoro del settore energetico in generale, che è in netto calo.
Negli Stati Uniti, per esempio, i posti di lavoro offerti dal settore delle rinnovabili è aumentato del 6%, mentre l’occupazione nel settore del petrolio e del gas è diminuito del 18%. Allo stesso modo in Cina, dove le rinnovabili hanno impiegato 3,5 milioni di persone, mentre nel settore del petrolio e gas il numero di persone impiegato è stato di 2,6 milioni.
Come ha sottolineato Adnan Z. Amin, il direttore generale di IRENA, “la continua crescita di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili è un dato significativo perché in contrasto con le tendenze di tutto il settore energetico. Questo aumento è guidato dal calo dei costi delle tecnologie di energia rinnovabile e da un quadro politico propizio. Ci aspettiamo che questo trend continui: molto dipenderà sia da come verrà rafforzato il business case per il settore delle energie rinnovabili, sia da come i paesi si muoveranno per raggiungere gli obiettivi climatici concordati nell’Accordo di Parigi”.
I dati per Paese
Nel 2015, la Cina ha portato l’occupazione nel settore delle rinnovabili a 3,5 milioni di posti di lavoro. Nell’Unione europea, il Regno Unito, la Germania e la Danimarca sono stati i leader mondiali nel creare occupazione nell’eolico offshore. Tuttavia, nel complesso, in Europa si è registrato un calo di posti di lavoro per il quarto anno consecutivo, anche a causa della stagnazione economica generale.
Nel Stati Uniti, l’occupazione nel settore è aumentata del 6% grazie alla crescita dell’eolico e del solare fotovoltaico; quest’ultimo ha registrato un aumento del 22% nel 2015. L’occupazione nel settore eolico è cresciuta, invece, del 21%.
In India, i mercati del solare e dell’eolico hanno registrato una grossa vitalità dando vita a 416 mila posti di lavoro, aiutati dagli ambiziosi obiettivi di energia rinnovabile posti dal Governo.
Anche l’Africa ha visto sviluppi interessanti che hanno portano alla creazione di numerosi posti di lavoro, compreso lo sviluppo del solare e dell’eolico in Egitto, Marocco, Kenya e Sud Africa.
I dati per fonte
Il solare fotovoltaico continua a essere la tecnologia con più impiegati: 2,8 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, con un incremento dell’11% rispetto al 2014, registrato soprattutto in Giappone e Stati Uniti; stabile, invece, il dato della in Cina, in diminuzione quello dell’Unione europea.
L’eolico che ha impiegato a circa 1 milione di persone, con percentuali elevanti di installazioni in Cina, Germania e Stati Uniti, dove l’occupazione nell’eolico è aumentata del 21%.
I posti di lavoro nel settore dei biocarburanti, solare termico e idroelettrico sono, invece, diminuiti a causa di vari fattori, tra cui l’aumento della meccanizzazione, il rallentamento del mercato immobiliare e la rimozione dei sussidi.
Un dato interessante registrato dal rapporto riguarda le donne: il settore delle energie rinnovabili impiega più donne rispetto al settore energetico in generale.
E in Italia?
Il Rapporto dedica poche righe al nostro paese: “nonostante un calo del 4% dell’occupazione nel 2014, la Germania rimane il paese europeo con il maggior numero di posti di lavoro, quasi quanto la Francia, il Regno Unito e l’Italia messe insieme”.
Per approfondimenti:
Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2016
Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2015
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