Se sei nel mercato tutelato, potrai rimanerci fino al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2022 dovrai per forza scegliere un fornitore del mercato libero dell’energia elettrica.
Perchè devo scegliere per forza il mercato libero, ti chiederai? Perchè il mercato tutelato è destinato a scomparire. Il termine ultimo era stato inizialmente stabilito al 1° luglio 2019, poi arrivò il posticipo al 1° luglio 2020 e ora, il decreto cosiddetto “milleproroghe” (decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, ha stabilito di rinviare ancora una volta la fine della maggior tutela al 31 dicembre 2021.
Cos’è il mercato tutelato?
È molto semplice: quando, più di 10 anni fa, il mercato dell’elettricità è stato liberalizzato, fu anche introdotto il “regime di maggior tutela”. Lo scopo? Dare tempo ai consumatori di orientarsi nel mercato libero.
Se anche tu non hai ancora scelto un fornitore del mercato libero, allora sei nel mercato tutelato e paghi l’elettricità a un prezzo fissato da ARERA, ossia l’Autorità per l’energia.
Dal 1° gennaio 2022 questi prezzi tutelati non ci saranno più e dovrai per forza scegliere un fornitore nel mercato libero dell’elettricità.
Qualche utile consiglio
Se vuoi passare subito al mercato libero, segui questi brevi consigli per non fare scelte sbagliate o “indotte”:
1. Prenditi il tempo che ti serve
Non essere tempestivo nel sottoscrivere contratti che non ti convincono. Fatti lasciare i documenti e leggili con calma per capire se ciò che ti è stato detto corrisponde a quanto scritto nei documenti stessi. Riservati di firmare solo dopo averli letti.
2. Poni domande puntuali
Fatti spiegare chiaramente per quanto tempo durano le condizioni che ti stanno illustrando. Chiedi quale tariffa sarà applicata al termine del periodo in questione. E, se ti parlano di un prezzo al kWh “tutto incluso”, fatti dare un dettaglio delle voci incluse.
3. Non fornire il POD e i tuoi dati
Non sei tenuto a cedere nessun dato e a fornire nessuna informazione sul tuo contatore o sulla tua bolletta. Sono, infatti, sufficienti pochi dati e una firma falsificata e ti ritrovi con un nuovo fornitore, senza che tu l’abbia “propriamente” scelto.
4. Diffida dai risparmi garantiti
Chi vi contatta non può sapere quanta energia consumi e quanto la paghi in bolletta. Perciò, se ti offrono sconti “vantaggiosissimi” senza i dati su i tuoi consumi, è evidente che qualcosa non torna. E attenzione: i dati glieli puoi dare solo tu e nessun altro.
5. Consulta la rubrica #Stopalletruffe
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