Circa un mese fa l’Autorità per l’energia elettrica e il Gas ha pubblicato le FAQ sulla riforma delle tariffe elettriche che verranno applicate dal 1° gennaio 2017; e in questi giorni ha lanciato anche uno spot per informare i cittadini sulle novità che ci attendono. L’Autorità ha inoltre introdotto la Tutela SIMILE, una particolare tipologia di contratto di fornitura per accompagnare il consumatore verso il mercato libero.
Riforma tariffe elettriche
Dal 1° gennaio 2016 per quasi 30 milioni di famiglie italiane è partita la Riforma delle tariffe elettriche (o di rete). Essa prevede il superamento della progressività delle tariffe rispetto ai consumi (ossia prezzi crescenti al crescere dei consumi), in modo da rendere le tariffe aderenti ai costi dei servizi di rete e agli oneri di sistema.
In altri termini, si è cominciato ad abolire il meccanismo che prevedeva un costo maggiore al kWh per chi ne consumava di più e un costo minore al kWh per chi ne consumava di meno. La differenza rispetto alla precedente struttura progressiva è che si pagheranno di più le quote fisse, ossia quelleindipendenti dal consumo di energia.
Per evitare che chi consumava meno si ritrovasse a dover pagare molto di più da un giorno all’altro, il processo di riforma è stato concepito per essere applicato gradualmente in tre anni: la Riforma delle tariffe di rete – che si applica alle utenze domestiche, residenti e non residenti – è partita il 1° gennaio 2016 e andrà a regime dal 1° gennaio 2018.
Cosa accade a partire dal 1° gennaio 2017
Mentre dal 2016 l’avvio della riforma ha portato una diminuzione di almeno il 25% del divario di costo tra residenti e non residenti e tra clienti che consumano di meno e clienti che consumano di più, dal 1° gennaio 2017 “ci sarà la piena applicazione della tariffa non progressiva per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore e verrà effettuato il primo intervento anche sulla tariffa per gli oneri di sistema, in modo da diminuire l’effetto di progressività e limitare a 2 il numero di scaglioni di consumo annuo; verranno poi introdotte tutte le novità legate all’impegno di potenza, con l’offerta di un maggior numero di livelli tra cui scegliere”.
Come meglio specificato dall’Autorità:
• per i clienti domestici residenti crescerà il peso solo della quota fissa della tariffa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore (la voce che pesa in media il 15% della bolletta totale).
• per i clienti domestici non residenti l’incremento del peso delle quote fisse sarà maggiore perché riguarderà due delle quattro voci principali che compongono la bolletta, oltre a quella relativa alla tariffa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore anche quella relativa agli oneri di sistema (che complessivamente pesano in media il 40% della bolletta totale); il peso delle quote fisse sarà maggiore per le abitazioni di vacanza, cioè quelle poco utilizzate e quindi caratterizzate da bassi consumi annui di energia, rispetto ad altre condizioni di non residenza (es. lavoratori e studenti fuori sede senza residenza).
Fare una stima precisa su quanto questa riforma peserà sulle tasche degli italiani è molto difficile, perché i calcoli sono legati a molte variabili: la potenza impegnata, i kWh annui consumati, la tipologia di contratto (residente o non residente), ecc.
La graduale eliminazione degli scaglioni di potenza farà sì che chi consuma meno oggi pagherà il kWh un po’ di più di quello che lo pagava fino al 2015. Chi lo pagava di più, perchè superava il limite del primo scaglione (1.800 kWh annui) o degli altri previsti, ora lo pagherà un po’ meno.
Qualenergia.it ha calcolato che questa riforma – una volta a regime – farà risparmiare solo “chi consuma più di 2.700 kWh l’anno”.
È equa questa riforma? Se si pensa che l’82% dei 29.430.000 utenti domestici italiani (dati 2014) consumano meno di 2.700 kWh/anno, lasciamo al lettore trarre le ovvie conclusioni.
La Tutela SIMILE
Un’altra novità che interesserà i consumatori di energia elettrica a partire dal 1° gennaio 2017 è l’introduzione della Tutela simile, una particolare tipologia di contratto di fornitura di energia elettrica di durata di 12 mesi non rinnovabile. Tale contratto pur basandosi sul mercato libero, è composto da condizioni contrattuali definite dall’Autorità, obbligatorie ed omogenee per tutti i venditori.
L’Autorità ha pensato di offrire ai consumatori un servizio che accompagnasse il consumatore verso il mercato libero, in previsione dell’eliminazione della Maggior tutela, prevista dal disegno di legge concorrenza, recante “Legge annuale per il mercato e per la concorrenza”, attualmente in discussione al Senato, atto n. AS2085. Sebbene l’iter di approvazione del DDL Concorrenza non sia ancora giunto al termine, secondo l’Autorità “appare la volontà del legislatore di rimuovere la tutela di prezzo per tutti i clienti serviti in Maggior Tutela, inclusi pertanto i clienti domestici”.
Dal 1° gennaio 2017 tutti i clienti domestici e le piccole imprese, che attualmente usufruiscono del Servizio di Maggior Tutela, potranno scegliere il contratto di Tutela SIMILE, “autonomamente o con l’aiuto di un una Associazione dei consumatori o di categoria per le piccole e medie imprese accreditate presso Acquirente unico”. Questo consentirà al consumatore di comprendere meglio le dinamiche del mercato libero dell’energia elettrica, permettendogli successivamente di scegliere in modo più consapevole il proprio fornitore. Per maggiori informazioni è possibile contattare lo Sportello per il consumatore di energia gestito dall’Autorità in collaborazione con l’Acquirente Unico.
Link utili
• Delibera Autorità energia 2 dicembre 2015, n. 582/2015/R/EEL
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