di Marco Boschini
Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi, partner di ènostra
E ho sognato un’invasione di buone notizie. La prima, che è poi il primo passo per avviare quella specie di rivoluzione energetica che in molti (sempre troppo pochi) auspichiamo, è la cronaca un po’ colorita della sbornia di curiosità che ha travolto i nostri amministratori locali, e i nostri politici di professione.
Sì, la curiosità viene prima delle fonti rinnovabili, prima del risparmio e dell’efficienza energetica. E’ più utile e necessaria di tutte le tecnologie maggiormente performanti del pianeta, perché è un carburante a impatto zero che fa muovere mani cuori polmoni cervello. E mette in circolo idee pensieri sperimentazioni e voglia di cambiare.
La curiosità, la cui mancanza fa il paio con una presenza ingombrante che si annida come muffa deleteria tra gli uffici dei ministeri, nei corridoi delle Regioni e nelle stanze dei sindaci: la pigrizia. Che è il motore inceppato, l’ostacolo insormontabile, il freno quasi sempre decisivo.
Occorre molta pazienza e una buona dose di fantasia per innestare un cambio di passo che alla lunga fa la differenza. Serve muoversi con lentezza, e spalancare la propria mente per condividere e lasciarsi contaminare. Solo così, dal basso, è possibile ipotizzare (e progettare) una serie di azioni locali che portano lavoro, risparmio, sostenibilità. E poi sforzarsi di lasciar dietro di sé, a ogni passo, briciole come tracce perché a qualcun altro (un altro sindaco, un altro attivista, un altro cittadino) salti in mente la frenesia di riprovare, modificando e migliorando ciò che qualcuno ha già fatto.
Dentro questa formula è riassunta la storia dei comuni virtuosi. Isolamento termico, patto dei sindaci, sportello energia, autoproduzione da fonti rinnovabili, led, gruppi di acquisto solari, guardiani della luce… Alla base di tutto ho sempre visto entrare in gioco la forza dirompente di un momento di curiosità unita alla lucidità di un colpo di fantasia. Ovunque ho visto nascere e germogliare decine e decine di esperienze virtuose in campo energetico, che stanno insieme legate al nodo di una bellezza contagiosa: che dire della centrale invisibile di Montechiarugolo? Come non riconoscere la bellezza di un progetto come il parco solare di Forlì? E il progetto nelle scuole di Cesena?
Potrei stendere una coperta di link da riscaldarci l’Italia intera, tanto numerose e belle sono le buone pratiche che nel settore energetico sperimentiamo da anni fuori e dentro le istituzioni. Servirebbe una matita, una regia nazionale, adesso. Per collegare e dare un senso a tutto questo lavoro immenso, che un esercito di formichine laboriose porta avanti nell’indifferenza ottusa di quella parte politica (peraltro molto trasversale) che pensa al fabbisogno energetico come a un bimbo a cui portare, da brava Befana fossile, altro carbone.
Sito web: www.comunivirtuosi.org
Comments are closed.