di Letizia Palmisano
Nella Giornata mondiale dell’ambiente è stata annunciata la data dell’#OvershootDay il giorno dell’anno in cui avremo esaurito le risorse messe a disposizione dalla Terra e riprenderemo a indebitarci col Pianeta.
Quest’anno la data sarà il 22 agosto! Per la prima volta dopo decenni arretra. L’anno scorso è stato il 31 luglio 2019. Ogni anno senza coronavirus infatti la giornata che segna la data in cui la richiesta dell’umanità di risorse e servizi ecologici in un determinato anno supera quella che la Terra può rigenerare in quell’anno è arrivata sempre prima. In pratica se fino all’anno scorso si calcolava ci servissero circa 1.8 Terre, ora siamo scesi a 1,6. Sempre troppo.
Come si è calcolato l’Earth Overshoot day col Coronavirus
Per determinare la data del Earth Overshoot Day, Global Footprint Network calcola il numero di giorni che la biocapacità della Terra può fornire per l’impronta ecologica dell’umanità, come spiegato dal Global Footprint Network. Anche durante l’utilizzo dell’ultima edizione Conti National Footprint e Biocapacity Accounts, esiste un “divario temporale” tra questi dati e il presente a causa delle procedure di segnalazione delle Nazioni Unite (qui spiego che solitamente ci si basa sugli storici fino a 3 anni prima).
Per colmare questa “lacuna” e determinare la Giornata della Terra per l’Overshoot per l’anno in corso, il Global Footprint Network ha utilizzato i dati provenienti dai Conti di impronta nazionale e biocapacità e estende le linee di tendenza a quest’anno. Laddove possibile, vengono incorporati dati più recenti provenienti da fonti affidabili (Global Carbon Project, ecc.) Per rafforzare la valutazione per gli anni di “gap”.
Per includere gli impatti della pandemia di coronavirus quest’anno, sono stati valutati i cambiamenti nelle emissioni di carbonio, nella raccolta forestale, nella domanda di cibo e in altri fattori che potrebbero avere un impatto sulla biocapacità globale o sull’impronta ecologica dal 1 ° gennaio alla Giornata del superamento della Terra. Il rapporto di ricerca scaricabile documenta che i principali driver sono stati l’impronta di carbonio (ridotto del 14,5% dal 2019) e l’impronta del prodotto forestale (ridotto dell’8,4% dal 2019). Il risultato di tutte le estrapolazioni dei dati e dei fattori analizzati conclude il Earth Overshoot Day 2020 che arriverà il 22 agosto.
Cosa possiamo fare noi ora
Per il quinto anno consecutivo, il Global Footprint Network invita i cittadini di buona volontà a esplorare i passi che sostengono il movimento globale per portare l’umanità fuori dal superamento ecologico (il crescente deficit ecologico che l’umanità ha iniziato a produrre dall’inizio degli anni ’70). È possibile fermare questa crescente erosione del nostro Pianeta ma ovviamente nessuno ha detto che sia facile. Soprattutto è uno sforzo che deve riguardare tutti: governi, istituzioni, imprese, ma anche ogni singolo cittadino. Agire, ridurre il proprio impatto ambientale ma anche parlarne con gli altri, confrontarsi per proseguire sull’unica via possibile, quella della sostenibilità. Pubblico lo schema Paese per Paese che però non teneva conto dell’adeguamento ai dati sul coronavirus
#Movethedate
è la campagna che da cinque anni prosegue per chieder a chiunque di fare la propria parte per cominciare a spingere di nuovo in là la data dall’Overshoot day. Cosa puoi fare? Scoprilo qui
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