Conoscenza, consapevolezza, impatti, salute, responsabilità, urgenza, cambiamento, transizione, democrazia energetica, partecipazione, consumo critico. Sono questi, in sintesi, i concetti chiave intorno ai quali si è sviluppato l’evento “L’energia dei cittadini. Rinnovabile, sostenibile, etica, condivisa“, a cura di è nostra, tenutosi lo scorso 20 giugno a Padova, in collaborazione con Banca Etica, e con il patrocinio dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Padova, nell’ambito della cornice europea della Energy Sustainable Week (v. link).
Molti gli stimoli e gli spunti di riflessione lanciati dai relatori. Con Albina Colella, professore ordinario di geologia all’Università della Basilicata, oltre ad approfondire gli impatti ambientali dell’industria degli idrocarburi, con particolare riferimento alla Basilicata, abbiamo raccolto ulteriori conferme delle intimidazioni e pressioni cui spesso viene sottoposto chi si impegna a diffondere dati scientifici e a fare corretta informazione, in questo caso sul reale inquinamento del suolo e delle risorse idriche nei territori interessati dalle attività petrolifere (guarda il Video).
Mauro Mocci, medico attivissimo nella battaglia contro le fossili e referente del Lazio per l’Associazione Medici per l’Ambiente, ha rimarcato la correlazione tra emissioni inquinanti – polveri sottili e sottilissime fino alle dimensioni di batteri – e la maggiore incidenza di malattie cardiovascolari, neurali e respiratorie e una riduzione dell’aspettativa di vita sana in Italia. Correlazione ancora più evidente nei territori interessati dall’industria del carbone e dalla combustione in genere (guarda il Video).
Con Daniela Patrucco, portavoce di SpeziaViaDalCarbone abbiamo imparato a conoscere l’impegno, i successi e le ambiziose sfide di chi ogni giorno si spende per abbattere il muro dell’indifferenza e per sottrarsi agli inaccettabili compromessi imposti dalle forze economiche e da quelle politiche. Una battaglia fatta di contestazioni forti ma anche di dialoghi costruttivi, con azioni che vanno dalla denuncia del ritrovamento di una discarica di ceneri della centrale Enel “dimenticata” dagli anni ’80 sul greto del fiume Vara alla partecipazione, in veste di azionista critico, all’assemblea dei soci di Enel (guarda il Video).
Luca Iacoboni, Responsabile Campagna Clima e Energia di Greenpeace Italia, ha evidenziato la tendenziosa disinformazione praticata intorno al tema del cambiamento climatico e l’accanita propaganda contro il modello rinnovabile, l’unico realmente sostenibile dal punto di vista ambientale, sociosanitario, economico, occupazionale, etico. A tutto questo Greenpeace risponde con iniziative nazionali a favore della transizione energetica quale la recentissima geniale campagna Trivadvisor (guarda il Video).
Tutti gli interventi hanno invocato all’unisono l’urgente revisione del modello di produzione e consumo di energia. La transizione per il progressivo abbandono delle risorse fossili è già in corso, ma la condivisione, il coinvolgimento attivo dei cittadini e, in generale, la democrazia energetica sono determinanti per una conversione più decisa e radicale. A questi temi è stata dedicata la seconda parte della mattinata, esplorando maggiormente la dimensione che pone al centro e responsabilizza il cittadino nella sua dimensione di consumatore critico e di produttore etico.
Marco Gallicani, dell’Area socioculturale di Banca Etica, ha condiviso l’interessante percorso che contraddistingue Banca Etica: la capacita di inserirsi nel mercato con un’alternativa praticabile, la trasparenza dimostrabile, l’importanza dell’efficacia e dell’efficienza di prodotti e servizi, la sobrietà nella remunerazione, la partecipazione alle scelte di finanza etica, la valutazione socioambientale delle imprese… Sono certamente di buon auspicio i parallelismi che spesso accostano il modello di è nostra a quello di Banca Etica (guarda il Video).
Ed è appunto di è nostra e di “energia dei cittadini” che ha parlato Davide Zanoni, presidente della Cooperativa, ponendo l’accento sui concetti di energia condivisa, produzione comunitaria decentrata, consumo critico, trasparenza e partecipazione all’impresa, sostenibilità di impianti e imprese di produzione (guarda il Video).
Su quest’ultimo aspetto si è poi soffermato Gianluca Ruggieri, ingegnere ambientale e Consigliere di è nostra, che ha anticipato il processo (in corso) volto alla definizione della matrice di valutazione della sostenibilità ambientale e sociale degli impianti di produzione da fotovoltaico, eolico, mini idroelettrico e delle imprese da cui è nostra acquisterà l’elettricità per i propri soci (guarda il Video).
Ha concluso la mattinata di approfondimenti Arturo Lorenzoni, professore di Economia dell’Energia all’Università di Padova, che ha evidenziato le ricadute positive dell’efficienza energetica – in termini economici, di professionalità, di innovazione, di riduzione delle emissioni, di migliore qualità della vita. Studi recenti dimostrano che a livello globale il disaccoppiamento tra crescita mondiale e consumi è già avvenuto (guarda il video).
Il modello delle grandi centrali è superato per sempre. Ora è il tempo della cultura dell’efficienza energetica, della produzione diffusa e del consumo critico promossi da è nostra e dalle comunità energetiche.
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