Si è svolto la scorsa settimana il SAIE 2021 a Bari, dove sono state presentate alcune soluzioni interessanti per un’edilizia sostenibile. Una in particolare ci ha colpito: la calce e canapa.
Il settore dell’edilizia sta manifestando negli ultimi anni un orientamento “green”, dettato prevalentemente da esigenze commerciali e normative. Le strategie di sviluppo, infatti, non sono sorrette nella maggior parte dei casi da una reale volontà di conversione ecologica del sistema, bensì rispondono a lecite logiche di mercato offrendo prodotti sostenibili ma non ecologici; in sintesi, non pongono al centro della loro offerta tecnica le esigenze di confort e salute dell’uomo e della natura. In particolare i maggiori player del settore, spinti dalle richieste di “risparmio energetico”, propongono abitazioni che diventano dei contenitori ermeticamente sigillati che dipendono da sistemi tecnologici e macchinari ad elevata complessità.
Ci sono invece delle tecnologie costruttive che vengono incontro alle esigenze dettate da una maggiore efficienza energetica e nel contempo propongono ambienti sani e salubri, in cui i materiali utilizzati sono esclusivamente naturali, senza alcuna aggiunta di componenti chimici di sintesi o derivanti dal petrolio. Abbiamo potuto vedere direttamente una di queste nuove metodologie costruttive al SAIE, la fiera dell’edilizia che si è tenuta a Bari dal 7 al 9 ottobre scorsi: l’utilizzo di calce e canapa per realizzare abitazioni.
Questa tecnica costruttiva presenta delle caratteristiche che la pongono al centro una bioedilizia salubre e sostenibile. Una casa realizzata in calce e canapa permette infatti un migliore comfort abitativo ed è protetta da sbalzi climatici. Temperatura e umidità sono sempre perfettamente regolate, in quanto questo materiale assorbe l’umidità ambiente e isola termicamente gli ambienti, e consente di respirare un’aria più salutare all’interno dell’abitazione, godendo dell’atmosfera domestica in ogni momento della giornata e in qualsiasi stagione dell’anno.
La calce e canapa sono elementi naturali e la costruzione viene realizzata su un telaio di legno o acciaio con completa assenza di cementi. Inoltre la coltivazione della canapa è notoriamente in grado di assorbire CO2 in quantità importanti e lavorarla richiede un basso impiego di energia grigia.
La miscela di calce e canapa è in grado di assorbire, proprio per sua natura, la CO2 ambiente, rendendo di fatto gli ambienti più salubri e confortevoli. Senza contare che le parteti di questo materiale, oltre a isolare termicamente, assorbono i rumori.
Infine due caratteristiche tecniche non da poco: il materiale pesa circa il 40% in meno di un comune manufatto in mattoni e cemento, ed è completamente antisismico, adattandosi molto bene a molte realtà del nostro Paese.
Una casa di calce e canapa è dunque ecologica, naturale e permette di vivere in ambienti più sani. Senza contare che alcune esperienze viste a Bari permettono un risparmio in termini economici sui costi di riscaldamento/raffrescamento significativi. Se poi alla costruzione in calce e canapa aggiungiamo dei pannelli fotovoltaici e magari una fornitura di elettricità con ènostra, potremmo dire di abitare in una vera casa passiva, naturale e attenta all’ambiente.
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