Il progetto pilota di autoconsumo collettivo a Padova promosso da ènostra è fra le 32 esperienze di autoconsumo e autoproduzione censite nel nuovo rapporto di Legambiente “Comunità Rinnovabili”, un appuntamento annuale che racconta del processo di innovazione e la diffusione delle fonti rinnovabili nei comuni italiani.
Arrivati alla quindicesima edizione, il rapporto di Legambiente Comuni Rinnovabili cambia nome e diventa Comunità Rinnovabili, reagendo così agli stimoli di una nuova epoca che punta all’autoconsumo collettivo da rinnovabili. Infatti, se dieci anni fa, il modello di generazione distribuita in Italia era ancora poco diffuso e impegnava solo 356 comuni, oggi si contano oltre un milione di impianti fra elettrici e termici in 7991 comuni.
Nuove sfide: comunità energetiche e autoconsumo collettivo
Siamo di fronte a una nuova sfida e, attraverso il racconto di esperienze legate alle comunità energetiche, all’autonconsumo collettivo e all’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile, il rapporto di Legambiente racconta della trasformazione in atto verso la transizione energetica e del ruolo fondamentale dei comuni nella spinta che porterà al raggiungimento di questo obiettivo.
Insieme anche a quello di aumentare le installazioni di impianti a fonti rinnovabili, per avere tra gli 80 e i 100 TWh di produzione FER al 2030.
Fondamentale il ruolo dei Comuni per le nuove sfide energetiche
Durante la presentazione del rapporto, sono intervenuti alcuni dei protagonisti degli sviluppi normativi su comunità energetiche rinnovabili e autoconsumo collettivo, fra cui l’avvocato Emilio Sani di Italia Solare e Gianni Girotto, presidente della Commissione Industria del Senato e promotore dell’emendamento sull’autoconsumo collettivo.
Con i loro interventi, hanno chiarito da una parte le condizioni e le modalità di attivazione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo, e dall’altra il ruolo di queste configurazioni nel rilancio del paese nell’era post Covid-19.
La seconda parte della presentazione, invece, è stata dedicata al racconto di alcune delle 32 realtà di autoconsumo e autoproduzione che si raccontano nel rapporto, tra cui quella di ènostra.
La presidente Sara Capuzzo ha parlato del progetto pilota di autoconsumo collettivo a Padova e del progetto pilota per l’attivazione di una comunità energetica a Biccari.
“Il ruolo dell’amministrazione pubblica è fondamentale nella definizione degli obiettivi e degli impatti sociali attesi – ha dichiarato Sara Capuzzo -. Ogni situazione locale deve essere analizzata, e le progettualità non devono solo rispettare le esigenze e i bisogni del territorio, ma devono proprio partire da quelli. L’idea alla base del progetto deve essere quella di valorizzare l’identità della comunità, le esigenze del territorio, mantenendo intatti gli obiettivi che si propone l’amministrazione pubblica.”
Scarica QUI il rapporto “Comunità Rinnovabili”.
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