Sorgerà in località Cerrone a Gubbio, in provincia di Perugia, il nuovo impianto eolico collettivo di ènostra. Si tratta di una singola turbina con una potenza di 900 kW e una producibilità attesa di quasi 2 GWh/anno. Un esempio concreto di transizione dal basso, grazie alla partecipazione dei “cittadini energetici”
Sorgerà in località Cerrone, sulla sommità di un rilievo a 11 km da Gubbio (PG), il nuovo impianto eolico collettivo di ènostra. Si tratta di un singolo aerogeneratore con una potenza di 900 kW, 61 m di diametro del rotore, e una torre di 50 metri fornita dal costruttore olandese EWT, con una producibilità attesa di quasi 2 GWh/anno, tale da soddisfare la domanda di circa 900 famiglie. L’impianto è iscritto nel registro e beneficerà di tariffa incentivante ai sensi del DM 4 luglio 2019.
L’impianto ha superato la valutazione di sostenibilità, ricevendo parere positivo da parte della Regione Umbria e del Comune di Gubbio. Situato in una zona remota, non visibile dalla piana di Gubbio, si trova fuori dalla fascia di rispetto dei crinali e della viabilità panoramica. Nelle vicinanze della pala eolica non ci sono centri abitati. Le poche case, ai piedi del rilievo, non risultano disturbate dal rumore (in base alle prove acustiche) e sono abitate dai precedenti proprietari dei terreni che saranno coinvolti nel progetto con servizio di custodia (sorveglianza e ispezione dell’area, sfalcio periodico, segnalazione di eventi che possano rappresentare un pericolo ecc.).
”Si tratta di un progetto ad alto valore ambientale e sociale”, commenta Sara Capuzzo, presidente di ènostra, “come attesta anche il via libera ottenuto dal comitato tecnico scientifico di ènostra che ne ha valutato i criteri etici e di sostenibilità. Un esempio concreto di transizione dal basso“. “Grazie alla generosità dei soci, ad oggi abbiamo raccolto circa 890.000 euro destinati al fondo per la nuova capacità rinnovabile” ricorda Sara Capuzzo, “Per la provvista finanziaria necessaria ènostra prevede di ricorrere anche al finanziamento bancario, tuttavia l’auspicio è di poter contribuire il più possibile dal basso grazie alla partecipazione dei “cittadini energetici” che scelgono di produrre l’energia rinnovabile, sostenibile ed etica che consumano”.
“È davvero un grande orgoglio quello di far parte di una cooperativa in grado non solo di superare le difficoltà di questo anno, ma di poter rilanciare allargando la squadra e realizzando un nuovo grande progetto”, afferma Gianluca Ruggieri, vicepresidente di ènostra. “Chiediamo all’Unione Europea e al Governo Italiano di utilizzare i fondi del rilancio post Covid per la decarbonizzazione e con questo investimento dimostriamo che siamo pronti a fare la nostra parte”.
“Tra gli aspetti di maggior valore del progetto”, sottolinea Alessandro Carlesso, responsabile investimenti di ènostra “sicuramente c’è la presenza di una torre anemometrica in prossimità del sito che ha permesso di rilevare per ben 741 giorni i dati del vento. Da qui siamo partiti per le ipotesi di producibilità elettrica e quindi di fattibilità finanziaria dell’investimento”.
Il progetto è stato sviluppato dalla società Sunergise di Perugia, con l’apporto di un team di ingegneri e tecnici esperti nel settore degli impianti elettrici e delle energie rinnovabili. Sunergise, titolare dei titoli autorizzativi, ha l’incarico di gestire e realizzare l’impianto e le opere connesse (incluse le infrastrutture elettriche) fino ad allaccio e messa in esercizio.
“Per I’impianto eolico del Cerrone c’è stato un lungo lavoro finalizzato a propone una nuova e contestualizzata lettura del territorio che oggi trova compiutezza nei principi fondanti di ènostra. Sono fiducioso che questa modalità di accesso all’energia possa avere diverse positive ricadute per i territori che la adotteranno”, ha spiegato l’amministratore di Sunergise, Gianmarco Papi.
Il cantiere è stato avviato nel corso del mese di settembre con la realizzazione della strada e ad oggi risulta completata la viabilità complessiva e la piazzola adiacente il sito. Proseguono ora le opere di realizzazione della fondazione per predisporre la posa dell’aerogeneratore che è programmata nel mese di gennaio 2021. I momenti salienti saranno monitorati e documentati con fotografie, video e sopralluoghi per aggiornare i soci sull’evoluzione del progetto collettivo.
Questi ulteriori 900 kW di potenza si aggiungono agli altri due progetti in fase di sviluppo – i 500 kW eolici di Crispiano, in provincia di Taranto, e gli 840 kWp fotovoltaici su tetto (autorizzati e cantierabili) a Brindisi, per un totale di 2,2 MW di nuova potenza e una producibilità attesa complessiva di 4,2 GWh/annui di energia sostenibile ed etica. Questa nuova energia andrà ad aggiungersi a quella prodotta dagli impianti collettivi già in esercizio (ereditati da Retenergie), pari a 1 MW di potenza per 1,2 GWh/annui di energia.
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