La Tabacca è un’azienda agricola vicino a Genova che, dopo un recupero attento all’ambiente e al territorio, sta diventando un punto di riferimento per progetti sociali innovativi.
Sulle alture di Genova, alle spalle di Voltri e del suo porto, incontriamo Giorgia che, assieme a Francesca, una decina di anni fa ha avuto in donazione da parte di uno psichiatra di Torino 7 ettari di terreno terrazzato con una casa contadina di inizio ‘900 con il solo vincolo di sviluppare progetti sociali. È nata così La Tabacca, azienda agricola ecologica e sociale. Nel corso di questi 10 anni Giorgia e Francesca sono riuscite a far rivivere questo insediamento rurale coinvolgendo amici, professionisti, abitanti della valle, tecnici comunali, volontari in un percorso di progettazione condivisa.
“La casa era in abbandono da più di cent’anni – ci spiega Giorgia – un edificio in pietra, caratteristica del territorio ligure, con una piccola stalla, con terreno terrazzato, molto bello ma anche con alcune criticità: mancanza di strada per accedervi, mancanza di acqua e con diversi terrazzamenti da rifare. Per recuperare la casa e il terreno abbiamo utilizzato uno strumento di progettazione ecologica per realizzare cicli chiusi all’interno del luogo, abbiamo studiato come le persone vivevano e utilizzavano il territorio prima di noi, e alla fine la ristrutturazione della casa e la coltivazione della terra sono state realizzate seguendo i principi della permacultura e le logiche della bioedilizia”.
Con questo approccio La Tabacca è rinata e cresciuta, e molte delle persone, in particolare giovani, che negli anni hanno aiutato Giorgia e Francesca, sono riusciti a trasformare questa loro esperienza in una professione. Ma ovviamente il lavoro va avanti, perché ci sono sempre progetti da avviare e cose da mettere in piedi.
“Nel progetto de La Tabacca – prosegue Giorgia – abbiamo 4 aree importanti: l’ambito agricolo, quello abitativo, quello sociale e anche uno politico. Ritengo infatti che, visto che facciamo innovazione abitativa, agricola e sociale, le nostre scelte possano influenzare o modificare delle normative e dare stimoli nuovi ai tecnici e alle istituzioni. Tutto quello che abbiamo fatto per recuperare l’azienda agricola, abbiamo voluto condividerlo con soggetti che, oltre alle loro competenze, avessero una visione come la nostra. In questo modo i problemi sono stati condivisi e le soluzioni sono state individuate in maniera innovativa. Tutti i materiali per la ristrutturazione li abbiamo scelti e trasportati noi, con tutte le difficoltà del caso visto dove siamo posizionati. Abbiamo guardato alle tradizioni locali, all’utilizzo di materiale originario della zona, rinnovabile e a basso contenuto di energia grigia. Da un punto di vista del sistema idrico abbiamo realizzato un impianto di fitodepurazione che serve a recuperare l’acqua grigia per l’irrigazione della parte agricola, costruito una serie di canalizzazioni sempre dedicate alla parte agricola e delle vasche per il recupero dell’acqua piovana. Da un punto di vista energetico ci siamo affidati ad ènostra che ha seguito la progettazione degli isolamenti e degli impianti. In collaborazione con l’architetto permaculturale che ha curato l’intero progetto sono stati previsti isolamenti con balle di paglia sia in facciata sia sul tetto a falde. La produzione di calore avviene tramite una termocucina che d’inverno riscalda sia l’acqua calda sanitaria sia gli ambienti tramite un sistema radiante a parete e a pavimento. D’estate sono sufficienti i pannelli solari termici. Siamo anche autoproduttori dell’energia elettrica necessaria per tutte le nostre attività, grazie ad un impianto fotovoltaico perfettamente integrato nella copertura.
A La Tabacca è stato installato una toilette a secco (che non prevede il consumo di acqua): visto che non esistono normative a riguardo è stato organizzato un momento di confronto e divulgazione con i tecnici del Comune, dell’ARPAL e dell’università. Ad oggi infatti la toilette a secco si può installare ma non permette di ottenere l’abitabilità della casa. Il tavolo di confronto non è ancora giunto a trovare una soluzione definitiva, ma il solo fatto che se ne stia discutendo è già un passo avanti e dimostra come questa modalità di procedere possa portare a risultati interessanti anche con la pubblica amministrazione.
“Crediamo che lavorare dal basso diffondendo buone pratiche attraverso la partecipazione di attori molto diversi – spiega Giorgia – possa essere un’azione molto importante anche per formare tecnici della pubblica amministrazione sui temi innovativi”.
I progetti sociali di La Tabacca sono principalmente rivolti a soggetti con fragilità di diverso tipo, e sono attivi nell’ambito della formazione, dell’inserimento e dell’integrazione. Anche se svolti all’esterno della struttura, prevedono sempre delle pratiche, dei laboratori o dei campi estivi all’interno dell’azienda.
“Da un punto di vista agricolo utilizziamo circa un ettaro dei 7 a disposizione – aggiunge Giorgia – gli altri 6 sono a bosco. D’estate coltiviamo verdura e ortaggi che consumiamo in azienda avendo tante persone che la frequentano con i nostri progetti sociali. Produciamo lo sciroppo di rosa, visto che abbiamo un giardino delle rose dove coltiviamo la rosa boscosa, una varietà ligure, sciroppo di amarene e di menta, che trasformiamo utilizzando il laboratorio di un’altra azienda agricola vicino a noi”.
Proprio nel comparto agricolo si inserisce il progetto di agricoltura sociale Cloe, organizzato dall’associazione zeroCO2, che ha come obiettivo quello di contrastare i cambiamenti climatici effettuando progetti di riforestazione, regalando alle aziende agricole degli alberi da frutta che li adottano per progetti di solidarietà.
“L’associazione ci regala 100 piante da frutta – conclude Giorgia – che metteremo a dimora nei prossimi giorni. Ma abbiamo pensato di aggiungere un pezzo in più: gli alberi verranno trapiantati nel terreno che abbiamo in condivisione con una famiglia del piccolo borgo vicino a La Tabacca e il trapianto vorremmo renderlo un percorso di partecipazione, anche virtuale visto il periodo, ‘dedicandolo’ ai nostri amici, famigliari, sostenitori e organizzazioni con cui lavoriamo da tempo e con cui condividiamo i valori dell’inclusione, della solidarietà e della difesa dell’ambiente”.
E anche ènostra è felice di avere un albero da frutta dedicato a La Tabacca!
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