Conclusa questa prima edizione del tour “Fuori il carbone dalla nostra bolletta” è tempo di bilanci. In due mesi di incontri con le comunità locali di La Spezia, Savona, Civitavecchia, Brindisi e Saline Joniche, un flusso di emozioni ci ha trapassati. È nostra e Retenergie hanno fatto il proprio viaggio tra battaglie vinte e frustrazioni, drammi familiari e sfide politiche, promesse disattese e ricatti occupazionali. E ancora soprusi, affronti, denunce, ma anche sete di alternative, volontà di ribellione e pulsione al cambiamento.
Si è iniziato raccontando della nostra energia condivisa: quella prodotta e consumata dalle comunità energetiche che rappresentiamo e da tutti i cittadini che scelgono di unirsi a questa rivoluzione energetica dal basso. Ma cammin facendo e con l’intrecciarsi di storie e relazioni, la nostra esperienza itinerante si è arricchita di un’altra energia condivisa: quella delle persone che spendono del proprio – tempo e risorse sottratte in qualche modo alla famiglia, alla carriera, al tempo libero – per il futuro sostenibile dei figli, dell’ambiente, dell’economia, della società.
Gli scenari possibili per i prossimi decenni nel nostro Paese, così come accade a livello globale, risentono pesantemente delle tecnologie e delle politiche energetiche di oggi e soprattutto di quelle a venire. È necessaria una rapida e stabile transizione dalle fossili alle rinnovabili ed è questo il messaggio che abbiamo inteso veicolare con questo tour, portando la nostra testimonianza concreta di modello energetico nuovo, democratico e partecipato, come unica alternativa possibile all’attuale sistema centralizzato, altamente impattante e ad altissimo contenuto di emissioni.
L’abbiamo toccato con mano: i movimenti locali hanno una forza e una motivazione travolgenti. Di città in città, di comitato in comitato, ci siamo incontrati con curiosità e aspettative e ci siamo lasciati con promesse e idee da elaborare su terreni comuni. Abbiamo raccolto riflessioni, esperienze e storie vere (troppo spesso drammi!). Abbiamo ragionato su nuovi progetti e strumenti da condividere nel tentativo di incrementare giorno dopo giorno la consapevolezza dei cittadini e la sempre più diffusa adozione di soluzioni alternative.
Qualche nota a margine: a Brindisi abbiamo vissuto qualche inconveniente perché a 24 ore dall’inizio dell’evento il sindaco ha revocato l’utilizzo della sala, senza alcuna motivazione plausibile. Questo non ci ha però scoraggiato, tutt’altro: l’incontro è stato fatto lo stesso, all’aperto, nella piazza antistante la sala “proibita”.
Nell’Archivio video del Canale Youtube di è nostra sono disponibili i video delle tappe del Tour.
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