Sulle sponde lombarde del Lago Maggiore è nata una CER con il supporto di ènostra, composta da 15 famiglie che condividono l’energia di cinque impianti per un totale di 23 kW
Un vero esempio di comunità energetica rinnovabile dal basso, quella nata dalla spinta di cittadine e cittadini sulle sponde lombarde del Lago Maggiore a Laveno Mombello (VA). Costituita in forma associativa il 18 dicembre 2023 con il supporto di ènostra, la comunità chiamata CER-amica è composta da 15 famiglie e sarà alimentata da cinque impianti per un totale di 23 kW.
Lo sviluppo della comunità energetica è uno degli esiti del progetto C.O.S.M.O – Capacity Building di Comunità, finanziato dalla Fondazione Cariplo e diretto a offrire percorsi formativi sul tema delle CER. Tra gennaio 2022 e dicembre 2023 ènostra ha tenuto incontri di formazione con gruppi di cittadine e cittadini, intercettati in seguito ad eventi pubblici organizzati e promossi dal CAST (capofila del progetto) in collaborazione con la Rete per il Clima del Verbano e l’Agenda 21 Laghi.
Dopo aver individuato un nucleo di promotori del progetto CER, ènostra ha condotto uno studio di fattibilità per analizzare l’ipotesi di una comunità interamente costituita da famiglie, con 30 utenze residenziali e cinque impianti di produzione, in grado di immettere circa 20 MWh annui e condividere 16 MWh annui.
Le famiglie che hanno firmato lo statuto proposto da ènostra il 18 dicembre scorso per adesso sono 15, ma sono già previste nuove adesioni. I membri della CER produttori di energia saranno cinque, proprio come delineato nello studio di fattibilità, e gli impianti che verranno realizzati avranno una potenza totale di 23 kW.
La CER ha stabilito che i proprietari degli impianti incasseranno i ricavi derivanti dalla vendita dell’energia, mentre gli incentivi del GSE verranno raccolti e reinvestiti in progetti della comunità. Dato che la comunità è stata costituita seguendo le regole delle CER di seconda generazione, quindi con utenze riunite all’interno della stessa cabina primaria, per completare la sua attivazione con la registrazione sul portale del GSE bisogna attendere la pubblicazione del decreto.
Il progetto ha inizialmente dovuto affrontare numerose complicazioni di naturale tecnica e legale: non è stato possibile, ad esempio, mettere a disposizione della nascente CER l’energia prodotta da alcuni impianti già realizzati perché non rispondevano ad alcuni dei requisiti necessari ai sensi della normativa. “Gli ostacoli incontrati lungo il percorso non hanno scoraggiato i promotori del progetto” – ha commentato Sara Gollessi, referente di ènostra per il progetto C.O.S.M.O. – “che hanno comunque portato a termine questo percorso di learn by doing proprio con lo spirito da “pionieri” che vogliono imparare dagli errori e aprire la strada a un modello di CER di cittadini prosumers”.
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