Con una lettera aperta e indirizzata alle maggiori cariche dello Stato, più di 200 scienziati dicono basta alle false informazioni sull’origine dei cambiamenti climatici. Il responsabile è l’uomo e bisogna agire in fretta.
Nessuno può più dire che il clima non stai cambiando. I suoi effetti sono sotto gli occhi di tutti. Ma molti continuano ancora a negare che questi mutamenti siano di origine antropica, cioè non sono da attribuire all’uomo. In altri termini, per alcuni non c’è una relazione tra riscaldamento globale e le emissioni di C02 provocate dalle attività umane. Dopo l’ennesimo documento diffuso via social che nega questa correlazione, Roberto Buizza, fisico all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e coordinatore dell’iniziativa federata sulla climatologia con Scuola Normale Superiore e Scuola IUSS Pavia, ha detto basta e si è fatto promotore di un appello con una lettera aperta per dire “No alle false informazioni sul clima. Il riscaldamento globale è di origine antropica”.
La responsabilità di tutti noi è evidente
I dati provenienti da una pluralità di fonti (IPCC, NOOA, World Meteorological Organization State of the Climate, World Bank, ISPRA, ecc) ci dicono che il sistema Terra è oggi sottoposto a variazioni climatiche molto marcate, che stanno avvenendo su scale di tempo estremamente breve. “Le osservazioni indicano chiaramente che le concentrazioni di gas serra in atmosfera, quali l’anidride carbonica e il metano, sono in continua crescita“, si legge nel testo dell’appello. “E le misure dell’aumento dei gas serra, nonché delle variazioni del clima terrestre confermano ciò che la fisica di base ci dice e quanto i modelli del sistema Terra indicano: le attività antropiche sono la causa principale dei cambiamenti climatici a scala globale cui stiamo assistendo”.
Bisogna fare in fretta
Oggi già assistiamo a eventi meteorologici estremi, ondate di calore, siccità, incendi, riduzione delle produzioni agricole, riduzione della disponibilità di acqua e ad altre variazioni degli ecosistemi non meno preoccupanti; tutte conseguenze dell’innalzamento di solo 1 °C della temperatura del nostro Pianeta, rispetto ai livelli pre-industriali. L’aumento della temperatura a 1,5° o addirittura a 2°, avrà conseguenze ancora più disastrose, come dimostrato dagli scenari delineati dall’ultimo rapporto dell’IPCC, di cui vi abbiamo già raccontato QUI. Ecco perchè diventa “urgente e fondamentale – si legge nella lettera – affrontare e risolvere il problema dei cambiamenti climatici. Chiediamo che l’Italia segua l’esempio di molti paesi Europei, e decida di agire sui processi produttivi ed il trasporto, trasformando l’economia in modo da raggiungere il traguardo di ‘zero emissioni nette di gas serra’ entro il 2050“.
Firma l’appello
Da quando è stato lanciata, la lettera è stata firmata da un Comitato Promotore di 300 persone di scienza e cultura, tra cui moltissimi esperti di fisica del sistema Terra e del clima. Quando si sarà chiusa la raccolta delle adesioni, la lettera sarà indirizzata alle più alte cariche istituzionali italiane: Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei Deputati, Presidente del Consiglio dei Ministri. Chiunque può aderire all’appello. Se vuoi firmare la lettera, puoi farlo al seguente link. Molti soci ènostra lo hanno già fatto, fallo anche tu! Leggi il testo della lettera
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