Dal 2013 in poi più della metà delle installazioni di nuovi impianti di generazione elettrica interessava le fonti rinnovabili – di Gianluca Ruggieri
In prima fila l’Unione Europea, gli Stati Uniti e la Cina. Per la prima volta nel 2017, anche nei paesi cosiddetti in via di sviluppo, più della metà dei nuovi impianti di generazione elettrica realizzati sono alimentati da fonti rinnovabili.
Ben 114 GW del totale di 186 GW di nuovi impianti installati in questi paesi è infatti rinnovabile. E quasi due terzi dei nuovi impianti rinnovabili complessivamente installati nel 2017 sono stati realizzati in paesi in via di sviluppo.
Questo è un dato fondamentale che davvero può risultare decisivo per il successo delle strategie globali sul clima. Si dimostra concretamente che anche economie in grande crescita possono essere alimentate dalle rinnovabili, attraverso quello che viene definito il leapfrogging, cioè il salto della cavallina.
In altre parole, non c’è bisogno di alimentare lo sviluppo con le fossili e poi successivamente passare alle rinnovabili. Non è necessario quindi ripetere gli errori fatti dai grandi paesi industrializzati, ma si può prendere la scorciatoia.
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